NAPOLI – Tante iniziative originali e interessanti a contatto con il sottosuolo della città, nell’occasione le viscere si trasformano in una cornice pregne di storia e di cultura. Quale miglior luogo del Tunnel Borbonico per rendere partecipe il pubblico di verità accessibili solo attraverso un racconto appassionante e coinvolgente. Una tappa essenziale in tal senso è stata promossa dall’associazione culturale “Borbonica Sotterranea” di Gianluca Minin ed Enzo de Luzio con la fattiva collaborazione di “NarteA”, altra associazione culturale da anni attenta al patrimonio storico e territoriale del capoluogo campano.
L’evento, dal titolo “Bu(g)ie”, tenutosi la sera di Ognissanti nel tunnel borbonico all’interno del Parcheggio Morelli, si è preposto l’obiettivo di sviscerare minuziosamente ogni minimo particolare che scaturisce dal tufo circostante mettendo in risalto la pura verità senza alcun filtro. Il viaggio itinerante ha permesso al pubblico presente, accorso numeroso, di calarsi nei luoghi più misteriosi e avvincenti del sottosuolo affidandosi al racconto di aneddoti del personale addetto all’accompagnamento tra i meandri della storia con occhio vigile e interpretazioni aperte al confronto. La cultura è sempre il punto di raccordo e di riferimento, patrimonio ineguagliabile da salvaguardare, ma non guasta mai una buona dose di curiosità mista a creatività come spiega uno dei fautori dell’evento Febo Quercia ai giornalisti Emilia Sensale e Antonino Fiorino: “Il nostro intento è quello di incentrarsi sulle tradizioni napoletane in un periodo che tende ad assimilare le tipiche usanze appartenenti ad altri paesi, ad altre culture come succede per Halloween, festività prettamente americana. Il napoletano, così facendo, rischia di accantonare le sue radici, quindi il percorso ideato per l’occasione mira a sottolineare la vastità del patrimonio storico della città attraverso vari elementi come il quiz, l’indovinello, il terrore in senso buono, le ricette tipiche e tutto ciò che serve per fare cultura divertendosi e viceversa. La buona riuscita dell’evento in termini di impatto e di fascino è stata dettata in buona parte della location che ha fatto da perfetta cornice al cammino lungo le viscere della terra. Il titolo dell’evento “Bu(g)ie” va oltre il semplice gioco di parole, vuole essere uno strumento di esaltazione delle nostre verità autentiche quando si è sul punto di metterle nel dimenticatoio accettando magari versioni fuorvianti da quella originale. Le adesioni sono state tante, la gente ha risposto davvero bene, segnale evidente della loro necessità di staccare, alla prima occasione propizia, la spina dalla monotona quotidianità e dai luoghi comuni”.
La storia che si intreccia con il territorio, l’aneddoto che si fonde con il sottosuolo: niente risulta casuale, né scontato nell’organizzazione di questa iniziativa dal fine ludico e culturale. Il viaggio itinerante tra cunicoli e cimeli risalenti al periodo della seconda guerra mondiale ha entusiasmato tutti i presenti facendo assaporare il gusto del mistero tra leggenda suggestiva e surreale immaginazione che da sempre avvolge Napoli, rendendola più magica e desiderata nelle sue molteplici sfaccettature.