NAPOLI – “La situazione dei trasporti pubblici in Penisola sorrentina e’ divenuta insostenibile. Da oltre un anno ormai i cittadini sottostanno al malfunzionamento della Circumvesuviana, che interessa oltre 2.300.000 utenti, ai continui scioperi, l’ultimo dei quali il 28 e 29 ottobre, ha praticamente paralizzato gran parte della regione e, da ultimo, alla messa in liquidazione di Eav Bus, azienda regionale campana di trasporto su gomma.
Insomma, una vera odissea per chi intende spostarsi in Penisola, ma anche per le imprese del settore che tentano di garantire il servizio e che non sono adeguatamente sostenute dalla regione che, da quanto emerge, non ha piu’ fondi a disposizione per il trasporto pubblico locale. Per questo, accogliendo l’invito dei diversi sindaci della Penisola e sulla base di quanto gia’ fatto a Palazzo Madama dai senatori Di Nardo e Lauro, mobilitero’ anche l’altro ramo del Parlamento con un atto di sindacato ispettivo che solleciti il Governo ed intervenire per salvaguardare la qualità della vita dei cittadini sorrentini e a sostenere, anche in un momento di crisi economica come l’attuale, il trasporto pubblico regionale”. Ad affermarlo, in una nota, e’ l’on. Antonio Palagiano (Idv), deputato sorrentino dell’Italia dei Valori, in merito alla situazione del trasporto pubblico locale, che annuncia un’interrogazione al Ministro delle Infrastrutture, Corrado Passera. “Bisogna sottolineare -prosegue Palagiano- che a pagare il prezzo di questi annosi disagi, sono nella maggior parte dei casi i cittadini che si trovano in maggiore difficolta’, anche economica, e che preferiscono ricorrere ai mezzi pubblici anche a causa del costo sempre piu’ elevato della benzina. Di fronte, pero’, si trovano una situazione insostenibile, in cui la mattina si esce di casa senza avere la certezza di arrivare in ufficio, all’università, o semplicemente a fare la spesa, perche’ non e’ detto che il treno o l’autobus passeranno, o addirittura che ci siano”. “Molti mezzi, infatti, a causa della scarsita’ di risorse economiche, restano nei depositi perche’ non possono essere sottoposti a manutenzione o riforniti di carburante, o perche’ il personale non riesce ad essere retribuito. Insomma -conclude Palagiano- una scommessa quotidiana che i cittadini non si possono certo permettere. La regione ha il dovere di tutelare cittadini e aziende locali, ma se non e’, purtroppo, nelle possibilita’ di farlo e’ evidente che l’intervento del Governo centrale non puo’ essere piu’ rinviato”.