“Nessuno scambio, il piano Fabbrica Italia non c’é più. Se si vuole fare una discussione vera, la si faccia sul nuovo piano e noi siamo pronti a sederci al tavolo per trovare un nuovo accordo. Ma prima si ripristini la legalità in fabbrica, si rispettino le sentenze e la Costituzione”.
E’ quanto afferma il leader della Fiom, Maurizio Landini, in una intervista all’Unità in cui spiega di stare preparando lo sciopero per il 5 e 6 dicembre mentre manda anche un messaggio alla politica: “Siamo autonomi, a noi interessa che il lavoro torni al centro dei programmi”. Sul ministro del Lavoro Elsa Fornero pronta a convocare il sindacato di Landini, il leader Fiom fa sapere: “Se la convocazione arriverà, andremo al tavolo come abbiamo sempre fatto”, mentre sugli altri sindacati che chiedono a Fiom di firmare l’accordo e poi lottare assieme per i diritti dei lavoratori, Landini frena: “Non vedo scambi da fare, vedo una situazione nuova con cui fare i conti, il piano Fabbrica Italia non c’é più, era quello su cui Fiat aveva impostato l’accordo di Pomigliano e i referendum seguenti. C’é un nuovo piano di cui sappiamo troppo poco ma già si profila poco credibile, allora io propongo a tutti, azienda, altri sindacati, governo, di discutere di questo nuovo piano per arrivare a un accordo, ma prima di tutto – ribadisce – bisogna sanare le violazioni”.