Il Napoli aspetta “con serenità”, spiega il dirigente azzurro Alessandro Formisano, l’ispezione della delegazione dell’Uefa in programma domani nel primo pomeriggio nello stadio San Paolo per verificare lo stato dei lavori prescritti dall’Uefa per evitare la parziale chiusura dell’impianto giovedì sera nel match contro il Dnipro. I lavori sono in corso da mercoledì della scorsa settimana con circa 40 operai che lavorano praticamente dall’alba alla serata inoltrata per presentarsi pronti all’appuntamento
. “Martedì scorso – spiega all’ANSA il capo delle operazioni del Napoli, Alessandro Formisano – il Comune ci ha autorizzato a cominciare i lavori che abbiamo subito appaltato per avviarli al più presto”. Al lavoro c’é la Cosap, ditta campana di costruzioni che ha eseguito gli spicconamenti e i rifacimenti di intonaco necessari, ma anche interventi più profondi sul ripristino del ferro nell’impianto, in particolare nel settore riservato ai disabili dove c’erano molti ferri scoperti. La commissione dell’Uefa analizzerà domani i settori interessati per verificare se ci sono le condizioni per aprire tutto lo stadio: “Siamo ottimisti”, spiega Formisano sulla possibilità dunque di allargare a tutto l’impianto la prevendita per il match contro gli ucraini del Dnipro (in programma giovedì alle 19) che inizialmente era stata avviata senza i settori che rischiavano la chiusura da parte dell’Uefa. Lo scorso 26 ottobre l’organizzazione calcistica europea aveva infatti vietato per il match di giovedì la vendita dei biglietti per 12 settori (3, 4, 5, 8, 9, 10, 11, 12, 17, 18, 23 e 24, e quello riservato ai disabili). La sanzione può decadere se il Napoli darà risposte soddisfacenti agli inviati da Nyon. Nella decisione dell’Uefa si prevede che nel caso in cui l’esecuzione dei lavori al 6 novembre non sia ritenuta soddisfacente o parzialmente soddisfacente, venga proposto il divieto di giocare al San Paolo le gare europee.