Trentasettemila euro per il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, trentadue per responsabilità diretta della società di calcio partenopea. Il patron del club campano, dinanzi alla Commissione Disciplinare presieduta da Salvatore Lo Giudice, ha chiesto il patteggiamento per il deferimento dopo le polemiche sulla Supercoppa di Pechino, dove il Napoli non si presentò alla premiazione Juve in polemica sull’arbitraggio di Mazzoleni. Ora sarà l’organo di giustizia sportiva a decidere se accordare o meno il patteggiamento.

Il dispositivo è atteso in serata. In particolare, l’accordo di De Laurentiis con il Procuratore federale, Stefano Palazzi, prevede un’ammenda di 25mila euro (più altri 20mila euro per il club) per la mancata partecipazione del Napoli alla cerimonia di premiazione della Supercoppa di Lega e una di 12mila euro (stesso importo anche per la società) per le espressioni offensive nei confronti dei giornalisti presenti e minacciose nei confronti del giornalista Andrea Longoni, rilasciate dal patron in occasione del Consiglio di Lega dello scorso 4 luglio. All’udienza, tenutasi oggi negli uffici federali di via Po, ha partecipato lo stesso numero uno partenopeo che però ha preferito non commentare il procedimento limitandosi a dichiarare che la sua presenza in aula “era un atto dovuto”. A spiegare l’intesa raggiunta, ora al vaglio della Disciplinare, è stato l’avvocato Mattia Grassani: “E’ stato riconosciuto il leale e corretto comportamento di De Laurentiis e la sua fattiva collaborazione. E’ stato franco anche il confronto con lo stesso Procuratore Palazzi”, ha spiegato il legale.

 

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