CASERTA – Negli ultimi decenni, a differenza di quanto accadeva in passato, la maggior parte degli studiosi e dell’opinione pubblica ritengono indispensabile che la Pubblica Amministrazione e gli Amministratori debbano rendere conto verso l’esterno del loro ruolo di “responsabilità sociale”.
In altre parole debbono rispondere alla domanda: i soldi dei cittadini sono davvero impiegati per il benessere sociale? Da qui la necessità di elaborare innovativi strumenti di informazione mediante i quali i Comuni possano dar conto, alla cittadinanza, del loro operato. Secondo i Consiglieri di Speranza per Caserta lo strumento esiste già in alcuni Comuni virtuosi, ed è rappresentato dal “Bilancio Sociale”, che rappresenta il mezzo di controllo dell’influenza delle attività del Comune, e delle risorse spese, sul livello di benessere di una cittadinanza.
A detta di molti il bilancio sociale dovrebbe essere il “vero” bilancio dell’Ente, affiancando il tradizionale bilancio d’esercizio, in modo che anche i non addetti ai lavori possano comprendere efficienza ed efficacia delle iniziative realizzate e delle spese effettuate. Per questo motivo Speranza per Caserta ha depositato una mozione per chiedere al Sindaco Del Gaudio ed alla Giunta di mettere in pratica la responsabilità sociale dell’Amministrazione comunale nei confronti della cittadinanza.
Ovviamente il bilancio sociale, precisano i Consiglieri Naim e Apperti, non deve trasformarsi in uno strumento di propaganda ma deve avere fonti e documenti certi e verificabili, solo in questo modo potrà avere credibilità ed il suo contenuto rispondere alle esigenze di trasparenza che si aspettano i cittadini e le cittadine casertane.
Due gli obiettivi principali: il miglioramento delle capacità di programmazione e controllo dell’amministrazione e la volontà di stabilire un dialogo duraturo con i cittadini sulla base di una comunicazione condivisa.
Fondamentale per il successo del progetto è il coinvolgimento del personale interno, opportunamente formato ed informato. Il Bilancio Sociale non ha come obiettivo unico il “rendere conto”, ma il programmare insieme.
Certo il percorso è complesso e lungo, ma il mettere in comune le informazioni significa porre in discussione le scelte valoriali sui bisogni pubblici.
Significa aprire fortemente la pubblica amministrazione al contributo di pensiero, di idee e di proposte di tutti, soprattutto in un Comune in dissesto finanziario, quale quello di Caserta.