CASERTA –  E’ una richiesta unanime quella che parte dai territori ed è pronta ad approdare a tutti i livelli istituzionali dove il Pd Caserta è presente:  Ferrandelle va svuotata e i suoli bonificati. Lo hanno ribadito ancora una volta questa mattina i sindaci convocati dal segretario provinciale Dario Abbate che hanno risposto all’appello per dare sostegno alle richieste di Antonio Papa, primo cittadino di Santa Maria La Fossa impegnato in questa dura battaglia di civiltà: “Ferrandelle doveva servire come sito temporaneo ed essere smantellato entro 18 mesi. Dopo 4 anni- dice- le montagne di rifiuti sono ancora qui e tutt’intorno è un inferno di immondizia, percolato e miasmi”.

“Questo scempio non può permanere- ha sostenuto Dario Abbate-  E il territorio va ridonato alla sua tradizionale vocazione agricola”.

Con Abbate e Papa, i sindaci di Pignataro (Raimondo Cuccaro), Macerata Campania (Luigi Munno), Piedimonte Matese (Enzo Cappello), San Tammaro (Emiddio Cimmino), Sparanise (Mariano Sorvillo), Carinola (Mario Masi) e Parete (Raffaele Vitale).

“Siamo di fronte ad una vergogna nazionale”, ha definito la discarica la consigliera regionale Lucia Esposito mentre Nicola Caputo, presidente della Commissione regionale sulla Trasparenza ha anticipato per il 20 novembre prossimo una riunione monotematica con il collega Amato, della Commissione Bonifiche “per fare il punto della situazione- dice- e provare a dare un segnale concreto di inversione di marcia”. Un vertice che si terrà molto probabilmente all’interno della Reggia di Carditello, altro esempio di incuria ed abbandono.

All’appello del Segretario hanno risposto anche i dirigenti provinciali Ludovico Feole (vice segretario del Partito), Giovanni Cusano (responsabile all’Organizzazione), Mimmo Zazzaro (responsabile del Dipartimento Cultura), Rosa Castrillo (reponsbaile dei Circoli), nonché gli amministratori Cepparulo, Russo e Minolfi di Santa Maria La Fossa e Giovanni Allucci di Agrorinasce.

Ed è con Stefano Graziano, deputato Pd, che la vicenda Ferrandelle promette di sbarcare nuovamente a Roma: “Della vicenda è già stato informato il Ministro per l’Ambiente- conferma il parlamentare- e la situazione così come è stata fotografata oggi, con tutti i suoi punti di criticità , entrerà nella relazione finale della Commissione parlamentare sui rifiuti. I finanziamenti che pure ci sono- ha aggiunto- sono troppo esigui per poter far fronte con correttezza all’intero problema”.

Infine l’europarlamentare Enzo Iovine, che queste terre e queste zone conosce bene per essere cresciuto a Francolise, a due passi da Santa Maria la Fossa, indica con certezza il cronoprogramma che vedrà coinvolta l’Unione Europea: “Interpellanza ad horas sia al Consiglio che al parlamento europea”, annuncia. E quindi audizione dei sindaci dell’area interessata dalla discarica di Ferrandelle direttamente a Bruxelles.

“La comunità europea ha già stanziato 10 milioni di euro per le bonifiche che, aggiunti ai finanziamenti statali, fa lievitare a 50 milioni la somma già investita. Ancora poco- conclude Enzo Iovine- ma è comunque un segnale della vicinanza dell’Europa ai problemi della nostra terra. Insisteremo sulla nostra linea di intransigenza affinché venga rispettata la dignità di Terra di Lavoro”

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