PARETE – Lo dice in una sala gremita di operai arrivati un po’ da tutta la provincia e che gli hanno consegnato lunghe lettere con richieste di aiuto: “Ci sono territori mortificati da anni di cattiva gestione economica e lavoratori messi in ginocchio da interventi che non sono stati in grado di far fronte alle necessità. Ma l’Italia da sola non può farcela: l’Europa- spiega Stefano Fassina- deve tornare ad un ruolo di guida nello stabilire un piano di crescita comune”.
Un’Europa progressista, è quello che auspica il responsabile Economia e Lavoro del Partito Democratico ieri a Caserta per il tour fortemente voluto dal segretario provinciale Dario Abbate e dal segretario del Circolo di parete Rosa Di Nardo: “Dopo la Francia, la svolta potrebbe arrivare con l’Italia e la Germania- dice sostenendo le ragioni di chi vuole Pierluigi Bersani Presidente del Consiglio- Solo in questo modo, cambiando le logiche delle destre che ci hanno portato sull’orlo del baratro, si potrà invertire la rotta mercantilistica e di svalutazione del lavoro che aggrava la recessione, innalza la disoccupazione, soprattutto giovanile, porta alla chiusura di decine di migliaia di imprese e aumenta il debito pubblico. L’Italia può ripartire puntando sulle amministrazioni sane, sugli investimenti corretti, sul lavoro di quelle migliaia di persone capaci che ogni giorno compiono con scrupolo e dedizione in proprio lavoro”.
“Siamo convinti che una gestione progressista sarà in grado di confermare che né la depressione economica nè la disoccupazione sono un destino ineluttabile: entrambe- rimarca Stefano Fassina- sono conseguenze di scelte politiche sbagliate da parte di governi che hanno seguito logiche di destra”.
“Il Partito democratico italiano rappresentato dal suo segretario Pierluigi Bersani, si fa promotore di un’agenda progressista europea che sia in grado di puntare allo sviluppo complessivo attraverso l’avvio di una completa unione fiscale e di politiche anti-cicliche di sostegno alla domanda interna europea: sostegno ai redditi attraverso la redistribuzione del carico fiscale e finanziamento di investimenti innovativi con euro -project bonds. Ed è critico, il leader nazionale dei Democrat anche sulla riforma del lavoro targata Fornero: “Scelte non opportune, decisioni non mediate, provvedimenti adottate senza il necessario preliminare confronto con i lavoratori”, è la sua posizione. Il riferimento è, tra l’altro, all’ipotesi di innalzare le ore di lavoro per gli insegnanti scongiurata dall’intervento del Pd: “Provvedimento inutile, dannoso, contrario alle logiche di qualità della scuola pubblica”. E sugli esodati: “Al momento della redazione del provvedimento non si è tenuto conto quell’esercito di lavoratori che sarebbero andati in pensione nel 2013 e 2014 ma che erano rimasti fuori dalle categorie salvaguardate. L’impegno tenace del Pd, iniziato subito dopo l’approvazione degli interventi sul sistema pensionistico, restituisce a migliaia di uomini e donne anche di questa provincia su cui gravava l’angosciosa situazione di essere lasciati senza stipendio e senza pensione, la certezza della tutela dei loro diritti” L’incontro di Fassina nell’affollata sala della biblioteca comunale di Parete, ospite del sindaco Raffaele Vitale e del segretario del circolo Pd Rosa Di Nardo , era iniziato nel pomeriggio con la visita alla Coop Sole: “una delle eccellenze di questa terra- nella premessa del segretario Abbate- che ancora ha tanto da dare per la ripresa economica del paese”. Con Stefano Fassina, il segretario nazionale dei giovani democratici Fausto Raciti, il docente di filosofia Massimo Adinolfi del Dipartimento Cultura Pd e il segretario del locale circolo Rosa di Nardo. A rappresentare il mondo delle crisi industriali casertane, tra le altre, le delegazioni della Firema Trasporti, della Oma Sud e della Ixfin capitanati dai sindacalisti Camilla Bernabei (segretaria provinciale della Cgil), Massimiliano Guglielmi (Fiom-CGIL) ed Antonello Accurso (Uilm).