PIEDIMONTE MATESE – “Il sindaco Cappello ha strumentalizzato la mia posizione politica e , soprattutto la mia forza elettorale”. Parlando esplicitamente di “patto antiSarro”, il neo consigliere di minoranza Nicola De Girolamo ha spiegato il passaggio o meglio il ritorno nell’area politica che ha come punto di riferimento l’ex sindaco e senatore Carlo Sarro sganciandosi, dopo appena 5 mesi, dalla maggioranza di “Piedimonte Democratica” in cui era stato eletto in quota PDL (autosospeso a pochi giorni dalle elezioni) ma vicino(allora) all’attuale presidente del consiglio regionale Paolo Romano.
Un intervento letto ad avvio della seduta consiliare convocata tra l’altro per il conto consuntivo 2011 e dopo la comunicazione del presidente dell’assemblea , Benny Iannitti, sulla ufficializzazione del cambio di nome del gruppo “Progetto Civico” in PDL, spiegato poi dal capogruppo Daniele Ferrucci. “Non intendo sottrarmi alle mie responsabilità politiche per quanto accaduto in questi due anni: anche io ho partecipato alla definizione di una strategia tesa a colpire politicamente il senatore Sarro. Con spirito autocritico dico basta a tutto questo e ritorno alle mie origini ed alla mia ventennale militanza nel centro destra, rivendicando con orgoglio- ha detto De Girolamo- la mia appartenenza al centro destra ed il mio collegamento con Sarro.Da oggi, quindi, negherò in questo consiglio il mio voto al sindaco Cappello ed alla sua maggioranza, ponendomi all’opposizione” ha sottolineato De Girolamo. Ma a cosa si riferiva con “tutto questo?”. Non si è fatto pregare anzi. Così ha spiegato le tappe del suo percorso dal centro destra( era consigliere uscente) al centro sinistra e poi di nuovo nell’orbita sarriana. “ Nella mia lunga esperienza politica, che ha attraversato la prima e la seconda repubblica, ho sempre ritenuto della massima importanza osservare una regola fondamentale: la lealtà verso i miei elettori ed il rispetto dei cittadini.Coerente con questo principio, ritengo mio assoluto dovere informare la popolazione di Piedimonte sui motivi della decisione che oggi rendo pubblica in questo consiglio , di non sostenere più il sindaco Cappello e la sua amministrazione e di passare all’opposizione. E’ a tutti noto che chi vi parla- ha esordito De Girolamo- nel 1994 è stato tra i fondatori di Forza Italia e che in questo partito ho sempre militato anche dopo la sua trasformazione nel PDL; anche da candidato della lista Cappello ho sempre, a chiare lettere rivendicato la mia appartenenza al PDL e la mia estraneità al CS e questa mia posizione al momento della formazione della lista “Piedimonte Democratica” è stata accettata da tutti i candidati. E’ questa una precisazione importante per ribadire che la mia appartenenza politica PDL non è mai stata messa in discussione.Molti si chiederanno allora perché ho accettato di candidarmi con una lista di chiaro orientamento di centro sinistra: e qui sempre per amore della verità devo ricostruire alcuni fatti che hanno determinato quella scelta e che danno conto di come stanno realmente le cose.Dopo le elezioni regionali del 2010 il sindaco Cappello ed il presidente del consiglio regionale, on Paolo Romano, cominciarono ad avere frequenti contatti e numerosi incontri: la loro intenzione- ha rivelato il neo consigliere di opposizione- era quello di definire una comune strategia politica che aveva un unico obiettivo, quello cioè di rafforzare le loro posizioni sul territorio a danno del senatore Sarro che andava “politicamente eliminato”.In questoa operazione determinante sarebbe stato l’appoggio del gruppo di amici dell’on Romano al quale aveva aderito anche l’ex coordinatore cittadino del PDL, avv.Biagio Molitierno. In attuazione di questa strategica in occasione delle elezioni per il rinnovo degli organi di governo del consorzio di bonifica SannioAlifano( a sostenere la lista”Campagna amica” anche il senatore Sarro mentre la lista “Riscossa” si divise dopo il voto ndr), l’on Romano , con il benestare del sindaco Cappello strinse un accordo con il candidato presidente dott.Cappella. In cambio di questo sostegno venne riservato un posto di deputazione ad un rappresentante del gruppo Romano nella persona del sign. GiovanniLeggiero. Sempre allo scopo di ridurre lo spazio politico del senatore Sarro, anche questa volta diintesa con il sindaco Cappello, il presidente del consiglio regionale pretese ed ottenne la nomina a presidente dell’ente parco del sign. Umberto De Nicola, che naturalmente rispondeva politicamente all’on. Romano ed il sindaco Cappello. Altro episodio della strategia Anti-Sarro- ha proseguito De Girolamo- sono state proprio le elezioni per il rinnovo del nostro consiglio comunale; l’on.Romano assicurò l’appoggio a Vincenzo Cappello, inserendo il mio nominativo nella lista ( si valutarono altre opzioni ma alla fine si puntò si De Girolamo ndr); in particolare l’accordo concluso tra i due prevedeva l’appoggio del gruppo Romano in caso di candidatura del sindaco Cappello al parlamento in cambio dei voti che Cappello avrebbe fatto ottenere all’on Romano in caso di candidatura di quest’ultimo alle elezioni europee. Sulla mia candidatura alle elezioni comunali e sullo scambio di voti tra Cappello e Romano ci furono diversi incontri presso la sede del consiglio regionale al centro direzionale di Napoli, nel corso dei quali, come ho ricordato-fu stretto il patto tra Cappello e Romano per battere definitivamente la leadership politica del senatore Sarro a Piedimonte. Svoltesi le elezioni del maggio 2012 il sottoscritto venne eletto con un largo suffragio, ben 372, risultando il quinto eletto della lista Cappello, incominciarono le consultazioni per la nomina degli assessori ed il sindaco, senza informarmi della decisione, nominò quattro assessori, scelti in base al numero dei voti riportati, e non nominò il quinto assessore, che per legge spetta al nostro comune, avendo una popolazione superiore ai 10.000 abitanti.Apparve chiaro a tutti – conclude De Girolamo- che una simile decisione era stata adottata proprio per impedire a chi vi parla, collocatosi al quinto posto per numero di preferenze, di divenire assessore: deluso da un simile atteggiamento( nel frattempo ha votato insieme alla sua ex maggioranza i provvedimenti in consiglio ndr) cominciai allora ad allontanarmi dalla maggioranza.A questo punto l’on.Romano ed il gruppo a lui vicino mi disse che bisognava attendere 5-6 mesi per ottenere l’assessorato; a malincuore sono rimasto in maggioranza e ho sopportato un atteggiamento politicamente mortificante tenuto nei miei confronti. Dopo settembre ho maturato la decisione di dissociarmi dalla maggioranza e di recuperare il mo rapporto politico con il senatore Sarro al quale, anche durante questo tormentato periodo politico, ho sempre manifestato, sul piano personale, stima e considerazione”. Il consigliere De Girolamo è stato tra i primi ad entrare( il gruppo ex Progetto Civico già era in aula). Ha preso la sedia dal lato della maggioranza dove si sedeva e l’ha portata dall’altro lato, quello dell’opposizione. Con la maggioranza che ha lasciato cadere nel vuoto l’intervento: solo silenzio.
Michele Martuscelli