PIEDIMONTE MATESE – Il consuntivo 2011 passa, con i voti della maggioranza “Piedimonte Democratica”, ma non passa la crisi di liquidità delle casse comunale che continua ad assillare il comune matesino. Si può sintetizzare così il dibattito avvenuto in aula nel corso dell’ultima seduta in merito al contenuto di questo adempimento non solo contabile- finanziario e del connesso dibattito tra maggioranza e minoranze.”E’ un atto fondamentale dal significativo contenuto politico che mette in relazione gli aspetti contabili amministrativi con i programmi dell’amministrazione.
Il rendiconto – ha dichiarato l’assessore al bilancio – Corrado Pisani- consente al consiglio , nell’espletamento delle sue prerogative di indirizzo e di controllo politico di esercitare il controllo sull’attività della giunta”. E proprio riferendosi a queste collegamento tra programma e gestione contabile- Pisani ha ribadito e rivendicato le ragioni alla base dello sforamento del patto di stabilità interno con le connesse sanzioni, dopo aver evidenziato la costante riduzione dei trasferimenti ed i riflessi negativi della crisi generale. “la gestione 2011 non potrà rispettare il limite del saldo finanziario (il cosiddetto patto) dovuto maggiormente ad un aumento delle spese per investimenti e soprattutto per il pagamento del complesso salesiano.L’importo dello sforamento è di 2.567.000 euro così suddiviso : pagamento e spese in conto capitale (investimenti ndr) 1.998.00; uso avanzo di amministrazione 2010 per debiti fuori bilancio 423.000; utilizzo sempre dell’avanzo 2010 per spese autorità di bacino( indagini idrogeologiche per il piano urbanistico ndr) pari a 100.000, uso dell’avanzo come compartecipazione al progetto regionale “connessioni legali” per 46.000” ha elencato l’asessore che ha anche descritto le misure correttive adottate per far fronte a questo sforamento del saldo finanziario oltre quelle disposte per legge tra la cui la riduzione delle indennità di carica del 30%( sindaco e giunta sin dal 2007 hanno rinunciato a questa forma di erogazione per fini sociali ndr) .Pisani ha focalizzato, in particolare, l’attenzione sulla vincolistica del patto di stabilità come previsto dalle norme vigenti :” ciò che porta ad una situazione che dura ormai da troppo tempo e che non potrà ancora a lungo essere sostenuta dai comuni.Oltre tutto l’obiettivo richiesto dal patto potrà essere colto solo vendendo patrimonio dell’ente( l’assessore ricorda lo sforamento di altre amministrazioni avvenute nel 2004 e 2006 ndr). La vera sfida che oggi gli enti locali dovranno affrontare è la risoluzione al problema della mancanza di liquidità che li tormenta da anni. Problema di non facile soluzione in quanto collegato con la crisi generale, l’impossibilità degli enti ad esercitare attività economiche, le situazione debitorie pregresse, lo sfasamento temporale tra incassi e pagamenti, l’impossibilità di accedere al credito se non per investimenti e la riduzione dei trasferimenti ordinari.Sarà dura ma siamo fiduciosi per il futuro” ha concluso Pisani snocciolando i dati finali del rendiconto 2011.
Michele Martuscelli