SANT’ARPINO – SUCCIVO – Con una missiva inviata ai sindaci di Sant’Arpino e Succivo, Di Santo e Tinto, ai Comandati di Polizia Municipale dei due centri, al Comandante della Polizia Provinciale e a quello del Nucleo NOE di Caserta, l’assessore provinciale all’Ambiente, Maria Laura Mastellone, chiede l’adozione di urgenti determinazioni per contrastare il fenomeno dei roghi dolosi. La vicenda nasce dall’esposto prodotto da un cittadino di Sant’Arpino, Salvatore Legnante,
che nelle settimane addietro aveva inviato anche delle foto (allegate al presente comunicato) all’autorità provinciale. L’assessore Mastellone, nella sua letttera, ha chiesto “l’adozione di provvedimenti amministrativi ad horas finalizzati a garantire un controllo capillare della filiera della gestione dei servizi urbani e, parallelamente, un monitoraggio delle attività di qualsivoglia natura, purché produttive di rifiuti, che siano sfuggite nonché di rafforzare i controlli sul territorio nelle località esposte, per la loro ubicazione, a maggior rischio di sversamento illecito e di roghi dolosi”. Nella missiva, inviata per conoscenza anche alle Procure di Napoli e Caserta, alle Prefetture dei due capoluoghi ed al Presidente della Provincia di Terra di Lavoro, l’assessore Mastellone sottolinea di “raccogliere l’esposto di un comune cittadino di Sant’Arpino, il sig. Legnante, che con rilievi fotografici fruibili a quivis de populo in quanto pubblicati su una pagina di un social network, testimonia il legittimo allarme sociale generato dall’increscioso diffondersi della pratica della combustione dei rifiuti abbandonati in modo incontrollato in aree dell’Agro Aversano tra le località di Sant’Arpino e Succivo ove presumibilmente lo sversamento e lo smaltimento possa avvenire e avvenga- di fatto- in modo clandestino”. La Mastellone ha reso noto che “la Provincia di Caserta ha inteso promozionare la costituzione di un Gruppo Interforze per il controllo del territorio, mettendo a disposizione il Corpo di Polizia Provinciale per qualsivoglia iniziativa di supporto e contrasto. Invito, pertanto, il comandante dello stesso a cooperare con i Comandi di Polizia Municipale dei due Comuni interessati dal fenomeno del rogo doloso nello svolgimento delle operazioni di indagine volte all’identificazione del responsabile dell’abbandono, nonché del proprietario del sito per i quali si configura ai sensi dell’art.192 del Codice dell’Ambiente, comma3, una responsabilità solidale, a titolo di dolo o colpa. Invito, inoltre,- ha chiosato l’assessore Mastellone- a procedere alla rimozione, all’avvio a recupero o allo smaltimento dei rifiuti ed al ripristino dello stato dei luoghi”.