CASTELLO MATESE – “Mai così tanti ragazzi in chiesa”. Così il sindaco di Castello del Matese, Antonio Montone, ha ricordato la figura di Antonio Pontieri, il vigile urbano morto improvvisamente ieri lasciando sgomenta e frastornata un’ intera comunità che oggi pomeriggio che si è stretta intorno ai familiari in occasione dei funerali svoltisi nella chiesa madre di S.Croce.
Chiesa gremitissima e, dentro, tanti giovani di ogni età : tanti che lo hanno avuto anche come amico del pulman per il trasporto scolastico( ecco perché quelle parole del sindaco Montone che, nel tratteggiare la figura umana e professionale di Pontieri, ne ha evidenziata la disponibilità unita ad una giovialità di carattere). Un paese fermo in cui è stato proclamato il lutto cittadino ( scuole chiuse ed attività commerciali sospese). Poco oltre le 15 il feretro è entrato in chiesa: sopra la bara il casco bianco di servizio appoggiato sopra un fascio di rose sotto il quale si allungava una fascia nerazzurra di gran tifoso interista. Per tutta la cerimonia religiosa Nicola, l’amico collega lì a fianco, in servizio d’ordine , non toglie lo sguardo dal feretro. A rendere l’estremo saluto anche delegazioni di forze dell’ordine (guardia di finanza , carabinieri corpo forestale) accompagnate dal sindaco con la fascia tricolore. Tanta commozione che trapela anche nelle parole di conforto, vicinanza e speranza consegnate dal parroco Don Antonio Rinaldi e nelle letture bibliche ( “Le anime dei giusti, invece, sono nelle mani di Dio,nessun tormento le toccherà.,,” dal libro della Sapienza e del vangelo di Giovanni ). Ai piedi dell’altare anche un “albero” di pensieri e parole composti dagli studenti della prima media classe frequentata dalla figlia più piccola. Dopo la colonna incessante delle condoglianza la basa esce e sul sagrato quella commozione a stenti trattenuta si tramuta in un forte battimani alla memoria di un amico, padre, dipendente pubblico.