SOLOFRA – Alle ore 01:25 di oggi 01 dicembre 2012, nel corso di un normale servizio perlustrativo notturno, l’attenzione dei carabinieri della Stazione di Solofra è stata attirata da un’autovettura Fiat Punto in transito lungo via Sant’Andrea Apostolo, con due persone a bordo e con il cofano posteriore totalmente aperto e dal quale sporgevano alcune porte di legno.
Vista la stranezza riscontrata, anche in relazione alle circostanze di tempo e di luogo, e ritenendo che potesse trattarsi di autori di furto, i militari dell’Arma Solofrana invertivano immediatamente la marcia della gazzella, onde procedere al controllo del veicolo sospetto. Il conducente della Punto, però, notata la manovra dei carabinieri, ha subito aumentato la velocità di andatura, procedendo in direzione del centro abitato di Solofra e dando vita a un inseguimento nel centro città. Inseguimento peraltro brevissimo, in quanto l’autista del veicolo inseguito ha poco dopo perso il controllo del mezzo, andando a collidere, dopo una curva, contro un muretto posto ai lati dell’incrocio con via Toro Sottano.
Dopo l’incidente, i due fuggitivi – rimasti per fortuna illesi – sono stati identificati dai carabinieri in due giovani irpini, artigiani rispettivamente di 23 e 18 anni, praticamente incensurati. L’autovettura, che a seguito dell’impatto contro il muro s’è danneggiata nella parte laterale sinistra, aveva nel cofano due porte in legno per arredi interni di abitazione, nonché un ulteriore porta completa di montante, ancora imballata. Alla richiesta dei carabinieri circa la provenienza di tale materiale, i fermati non fornivano alcuna valida giustificazione, dicendo di averle trovate abbandonate nei pressi della cabina Enel posta sulla via Sant’Andrea Apostolo.
I due soggetti sono stati, quindi, accompagnati negli uffici del Comando Stazione carabinieri per gli ulteriori accertamenti, finalizzati a stabilire la provenienza di quelle porte. Grazie alle dovute e immediate attività d’indagine, i carabinieri sono riusciti – nel corso della notte – ad accertare la provenienza furtiva di quegl’infissi. Infatti, proprio nei pressi della cabina Enel citata dai due soggetti, insiste un fabbricato per civile abitazione, disabitato in quanto sottoposto a sequestro preventivo per abusi edilizi e ancora da ultimare nelle sole rifiniture. Recatisi sul posto, i carabinieri hanno così potuto constatare che la rete posta all’ingresso principale del fabbricato era stata forzata e piegata, e che al piano terra dell’unità abitativa mancavano le porte del bagno e della camera da letto.
Messi davanti alle schiaccianti prove collezionate dai carabinieri, i due soggetti fermati non hanno potuto che confessare il furto da loro commesso e sono stati subito dichiarati in stato di arresto per il reato di furto aggravato in concorso. Data immediata comunicazione dell’evento al Sostituto Procuratore di turno presso la Procura della Repubblica di Avellino, dott.ssa M. L. Buono, i due arrestati sono stati trattenuti per la notte in caserma e accompagnati, questa mattina, nelle aule del Tribunale di Avellino per la celebrazione del processo penale con rito per direttissimo. Al termine del processo, i giudici irpini hanno convalidato gli arresti e condannato i due soggetti, che hanno patteggiato la pena, a 5 mesi e 10 giorni di reclusione e 400 Euro di multa. La refurtiva, nel frattempo, è stata restituita al presidente della cooperativa edilizia.