NAPOLI – Un mercato del lavoro sempre più frammentato, in cui diminuiscono i rapporti a tempo indeterminato e i contratti a termine costituiscono la metà dei 100.000 rapporti di lavoro attivati a trimestre a Napoli e provincia, come evidenziati dal rapporto 2009-11 dell’assessorato provinciale al lavoro di Napoli con Italia Lavoro. Tra le cifre, spicca che una percentuale tra il 22 e il 30% dei contratti dura un solo giorno.

Due terzi dei contratti a tempo determinato cessa entro un mese e tra questi il 22-30% dura appena un giorno. E’ un lavoro ‘mordi e fuggi’ quello a Napoli e in Provincia che emerge dallo studio dell’assessorato provinciale al lavoro in collaborazione con Italia Lavoro. L’indagine prende in esame il periodo 2009-2011 ed evidenzia altre anomalie tra cui il fatto che le dimissioni sono il 67% e superano quindi ampiamente i licenziamenti. “I rapporti di un giorno – spiega Maurizio Sorcioni, coordinatore dello staff che ha eseguito lo studio – riguardano lavoratori dello spettacolo, cuochi per feste e matrimoni, hostess per eventi. Ma è chiaro che riguardano anche impieghi che dovrebbero avere una durata più normale e invece sono troppo brevi. Lì bisognerebbe indagare. Senza prove non si può accusare nessuno ma è chiaro che il numero esorbitante di dimissioni è molto strano e andrebbe approfondito”. Più in generale il rapporto, che si basa sul sistema delle comunicazioni obbligatorie ai centri per l’impiego, parla di un numero quasi pari di rapporti di lavoro cessati e iniziati nei tre anni: il trend delle cessazioni è in crescita dalle 384.000 del 2009 alle 410.000 del 2011; mentre le assunzioni restano in media di 100.000 a trimestre. “Ma la situazione non è tranquilla – spiega l’assessore provinciale al lavoro Maria Lucia Galdieri – perché ch esce aveva un contratto a tempo indeterminato mentre chi entra firma sempre più un contratto a tempo determinato”. I contratti a termine interessano infatti più della metà dei 100.000 rapporti di lavoro attivati in media a trimestre. Il rapporto è stato presentato nella sede della Camera di Commercio di Napoli, il cui presidente, Maurizio Maddaloni, sottolinea come “definire linee d’azione comuni attraverso il supporto necessario delle agenzie governative e di Italia Lavoro in particolare, significa realizzare quell’ampia convergenza sugli obiettivi e sulle finalità di una serie di iniziative per stimolare nuova occupazione”.

 

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