SAN MARTINO VALLE CAUDINA – Intorno alle ore 09:30 di questa mattina, una telefonata anonima giunta alla Stazione Carabinieri di San Martino Valle Caudina ha segnalato la presenza di due soggetti sospetti che stavano sostando in quella centralissima via Carlo Del Balzo, proprio nei pressi di un istituto di credito. Giunta la notizia, ritenendo plausibile che si trattasse di un tentativo di rapina – tanto più in questo periodo di festività natalizie – due pattuglie automontate della Stazione Carabinieri si sono avvicinate alla banca e, posizionandosi ai lati della struttura, hanno causato la fuga appiedata di quei due soggetti sospetti.

I due segnalati, alla vista dei carabinieri, si sono infatti messi a correre in direzioni diverse, dando vita ad un forsennato inseguimento a piedi lungo le strade dell’intero centro cittadino. Se un primo fuggitivo è stato catturato dopo poco, per il secondo c’è voluto un estenuante inseguimento a piedi lungo mezzo paese, con i carabinieri (con tanto di giubbetto antiproiettile indossato e mitraglietta imbracciata) che hanno corso dietro al fuggitivo per molti minuti.

Acciuffati entrambi e portati in caserma, i carabinieri hanno appurato che i due soggetti segnalati s’identificavano in 2 ragazzi rumeni, classe 1997, quindi entrambi minorenni, affidati ad una Casa Famiglia di Montesarchio e da quella arbitrariamente allontanatisi. Sulle loro persone i carabinieri non hanno trovato alcun arma, né taglierino, ma hanno potuto accertare che gli stessi si erano tolti i giubbini durante la corsa, proprio per evitare di essere acciuffati e riconosciuti.

Convocato in caserma, il responsabile della comunità per minori di Montesarchio ha dichiarato che i due ragazzini sarebbero dovuti essere a scuola (sempre a Montesarchio) in quel momento, e non certo in giro per San Martino Valle Caudina. Ma i due, una volta accompagnati dinanzi alla scuola, avrebbero deciso di marinarla, recandosi così a San Martino Valle Caudina. Certo la loro presenza in quell’ora e in quel luogo (proprio davanti ad una banca) non era certo motivata da motivi di diletto, specie se si pensi a come i due abbiano già pregiudizi penali per reati contro il patrimonio. È infatti legittimo ritenere che gli stessi si stessero preparando a colpire qualche ignaro avventore dell’istituto di credito, magari dopo un prelievo al bancomat.

Controllando i precedenti penali e di polizia dei due ragazzi, di cui senza fissa dimora ma dimorante nel napoletano e l’altro residente nel serinese, i militari dell’Arma hanno accertato che il secondo era affidato a quella casa famiglia in virtù di una misura penale emessa dal Tribunale dei Minorenni di Napoli (proprio per precedenti reati contro il patrimonio) e che il suo allontanamento arbitrario costituiva a tutti gli effetti il reato di evasione. Per tale motivo, il 15enne è stato tratto in arresto e, su disposizione del magistrato di turno presso il Tribunale per i Minorenni di Napoli, riaffidato poi alla comunità educativa, peraltro insieme anche all’altro coetaneo e connazionale, che però si trovava in casa famiglia in maniera meramente amministrativa.

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