NAPOLI – Questa mattina il GIP del Tribunale di Napoli dott.ssa Iaselli ha emesso sentenza di condanna nel processo di rito abbreviato nei confronti degli estortori accusati da Sumiththa, il commerciante cingalese morto suicida. Ai tre imputati sono stati inflitti complessivamente 17 anni e 4 mesi di reclusione. All’udienza ha partecipato Tano Grasso per la costituzione di parte civile della FAI, rappresentata dall’avv. Clelia Trigilio.

Si sono costituiti altresì gli eredi di Sumiththa rappresentati dall’avv. Roberta Rispoli. Tano Grasso, presidente nazionale della FAI dichiara: “ La sentenza è una importante risposta di giustizia che onora la memoria di un commerciante immigrato coraggioso. Essa deve essere da stimolo a tutti gli altri operatori economici, immigrati e napoletani, per respingere con la stessa determinazione di Sumiththa ogni richiesta estorsiva”.

 

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