Scampia, che ha causato il ferimento lieve di una ragazzina di 13 anni e di un bambino di 9, non era una bomba carta contenente sferette metalliche ma un vero e proprio ordigno bellico, probabilmente proveniente dall’est europeo. Anche la bomba inesplosa trovata stamane in un’altra zona di Scampia era dello stesso tipo: i carabinieri pensano che non sia scoppiata per un problema meccanico, e che entrambi gli episodi siano da ricondurre alla faida tra clan in corso nel quartiere.

L’ordigno inesploso trovato stamane potrebbe essere stato scagliato anche ieri sera, subito prima o dopo l’altro episodio in cui la bomba, invece, e’ scoppiata. Quella recuperata oggi dagli artificieri dell’Arma e’ una bomba a mano dello stesso tipo di quelle utilizzate durante il conflitto nella ex Jugoslavia: fabbricata nell’Est europeo, conteneva esplosivo al plastico e circa tremila microsfere metalliche destinate a essere scagliate intorno con grande forza distruttrice. Si trattava di una bomba in cattivo stato di conservazione, visibilmente arrugginita: e’ stata lanciata per esplodere (cuffia e spoletta sono state rinvenute a una trentina di metri di distanza) ma non ha funzionato. Il luogo dove e’ stata trovata questa bomba e’ uno spiazzo ampio e poco frequentato, specie di sera, quindi si presume che gli autori dell’attentato non volessero colpire un bersaglio determinato ma, come nel caso di ieri, lanciare un segnale al clan dei ”girati”.

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