NAPOLI – “Benvenuti a Baghdad”. Era scritto così su uno striscione anonimo esposto questa mattina a Scampia, in via Labriola, nel lotto G. Lo striscione, lungo sette metri, era stato fissato tra due pali della luce. I carabinieri lo hanno notato e lo hanno fatto rimuovere dai vigili del fuoco.

Al lotto G di Scampia sono state fatte esplodere la settimana scorsa due bombe nell’ ambito della faida che sta opponendo gli “scissionisti” del clan Di Lauro al gruppo criminale della Vannella Grassi, provocando il ferimento di due bambini. Secondo il presidente dell’ Ottava Municipalità, Angelo Pisani, tuttavia, l’ iniziativa non avrebbe carattere polemico. “Lo striscione, collocato da alcuni cittadini – afferma Pisani – voleva essere un invito alle forze dell’ ordine, che ieri hanno arrestato il basista dell’ agguato nel quale rimase vittima il 15 ottobre Pasquale Romano, ucciso per errore, ad intervenire anche nel lotto G”. Intanto sono proseguite anche oggi le perquisizioni ad “alto impatto”. La polizia ha perquisito 40 abitazioni al lotto K. “L’ obiettivo di questa pressione – ha detto il responsabile del commissariato di Scampia, Michele Spina – è quello di indurre i criminali ad esporsi ed a venire allo scoperto”.

 

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