NAPOLI  – Le primarie per la scelta dei parlamentari del PD si sono abbattute come un ciclone sui dirigenti del partito che, proprio in queste ore, stanno definendo ticket, salvando o rompendo equilibri tra correnti e facendo i conti con le legittime aspirazioni dei singoli che vedono nel voto popolare un’occasione, forse non ripetibile, per arrivare nei palazzi romani. Dalla consultazione resterà fuori il capolista di ogni circoscrizione

QUANDO E DOVE – In attesa, quindi, della definizione ufficiale delle candidature le uniche certezze sono rappresentate dalle regole. Il coordinamento regionale della Campania ha deciso di tenere la consultazione sabato 29 dicembre. I seggi, che dovrebbero essere allestiti nei circoli del Pd, apriranno alle 8,00 e chiuderanno alle ore 21,00.

CHI PUO’ VOTARE – Alle une potranno recarsi sia tutti quelli che hanno partecipato alla scelta del candidato premier della coalizione Italia Bene Comune sia tutti gli iscritti democratici del 2011 che avranno rinnovato l’adesione entro la data del voto.

COSA FARE PER VOTARE – Agli elettori verrà chiesto di sottoscrivere un ulteriore appello per il voto al PD; di versare un contributo di due euro per sostenere le spese della campagna elettorale ma soprattutto di  impegnarsi a riconoscere gli organismi di garanzia come uniche sedi deputate per ogni eventuale interpretazione, contestazione o controversia.

In Campania, potenzialmente, ci sono circa 180mila elettori ma a sfavore della partecipazione gioca anche il poco tempo in cui è stata organizzata la consultazione. Stasera si definiranno ufficialmente le liste e la campagna elettorale, quindi, durerà meno di sette giorni di cui tre festivi. Un rischio che Bersani ha voluto correre pur di poter dire che i parlamentari del Pd sono stati scelti dagli elettori e non dalla segreteria del partito.

Angelo Golia

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