Dopo la partenza il 2 gennaio in Basilicata, Campania e Sicilia, al via oggi in tutto il resto d’Italia le vendite in saldo. Dureranno, con modalità diverse da regione a regione, tra i 45 e i 60 giorni. Previsioni di vendita diverse tra consumatori e commercianti
ma tutti d’accordo su una contrazione rispetto allo scorso anno: la Confcommercio stima che il 60% degli italiani spenderà qualcosa (-8%).Per l’Osservatorio Federconsumatori le famiglie propense ad acquistare saranno il 36%-37%.
A ROMA STRADE PIENE – Sono partiti questa mattina i saldi invernali a Roma e nel resto della regione. Dopo le prime ore di shopping non ci sono ancora bilanci da parte delle associazioni di categoria, ma un cauto ottimismo. “Diverse strade commerciali nel centro storico e nella città sono piene – dice il presidente della Confesercenti Roma, Valter Giammaria – anche se gli acquisti non saranno in grande quantità, c’é un interesse evidente per i saldi”. Vittorio Banchetti, vice presidente vicario di Federmoda Confcommercio Roma, aggiunge: “il nostro negozio è pieno, come pure via di Campo Marzio. Questa mattina c’é stata un’ottima affluenza, finalmente una bella giornata di lavoro. Evidentemente – conclude – con questa crisi la gente non aspettava altro che i saldi”.
MILANO SALVA CON STRANIERI E MERCATI RIONALI – I commercianti milanesi, soprattutto quelli del centro e delle semicentrali corso Vercelli e corso Buenos Aires, benedicono Ryanair. Sette acquirenti su 10, spiega infatti Gabriel Meghnagi, titolare di 2 negozi e presidente di Ascobaires, “sono venuti apposta dall’estero per i saldi e comprano diversi capi”. Nelle prime ore della mattina i milanesi, invece, hanno preferito recarsi ai tradizionali mercati rionali, presi letteralmente d’assalto. I negozianti sperano intanto nel pomeriggio. Complice anche il clima primaverile, le vie commerciali di Milano appaiono comunque piuttosto affollate, anche se – commenta un venditore di scarpe di corso Buenos Aires – “non c’é ancora l’interesse manifestato negli anni scorso”. Una spiegazione è data dal fatto che, come ricorda Meghnagi “in realtà a Milano, con la liberalizzazione degli sconti, abbiamo iniziato già dopo Natale a proporre capi e scarpe scontate”. “Rispetto all’anno scorso – spiega – dal 2 gennaio ad oggi è andata meglio, grazie soprattutto agli stranieri, senza i quali forse non riusciremmo a tenere i livelli del 2012”. I ribassi sono consistenti, fino al 50%, mentre nei mercati vengono proposti capi d’abbigliamento a meno di 10 euro.
FIRENZE, LA FOLLA E’ ALL’ OUTLET – Al via oggi i saldi invernali anche a Firenze dove già stamani, nelle vie del centro, non erano poche le persone alla ricerca dell’acquisto a buon mercato. Vera folla all’outlet di Barberino del Mugello – in A1 registrata stamani anche una coda fino a 5 km, tra Calenzano e il casello di Barberino – o al centro commerciale i Gigli, al confine con Prato: in oltre 1.000, si spiega, erano in attesa agli ingressi prima dell’apertura, alle 9. Nel salotto della moda fiorentino, tra via Tornabuoni e via Calzaiuoli, a fare i saldi sono anche le grandi griffe, come avvertono piccoli cartoncini esposti al pubblico. Sconti più ‘urlati’ negli altri negozi, con ribassi dal 30 al 50% evidenziati da adesivi colorati sulle vetrine. Non mancano i clienti anche se per ora a uscire con un sacchetto in mano non sembra essere la maggioranza. Secondo stime di Confcommercio, per i saldi, ogni famiglia toscana spenderà 359 euro, circa 150 euro a persona, “che comunque equivale al 9% in meno rispetto all’anno scorso, per l’acquisto di capi d’abbigliamento ed accessori”. Su Firenze e provincia, per Confesercenti, le previsioni parlano di un ‘budget’ familiare di 270 euro, di un giro di affari complessivo stimato in 50 mln di euro e di una contrazione stimata intorno all’8-10%.
CODACONS, AVVIO CON ALTA AFFLUENZA MA ACQUISTI -10% – Aumenta l’afflusso di cittadini nei negozi e nei centri commerciali ma gli acquisti, nella mattinata di avvio dei saldi in tutta Italia, sono in calo mediamente del 10% rispetto alla partenza degli sconti lo scorso anno. E’ quanto sostiene il Codacons, sulla base di un monitoraggio sulla prima giornata dei saldi invernali. Secondo l’associazione dei consumatori, i piccoli negozi e le periferie stanno risentendo particolarmente della riduzione degli acquisti mentre la situazione appare meno negativa negli outlet e soprattutto nelle boutique d’alta moda, che possono contare su una massiccia presenza di turisti. “L’avvio dei saldi sembra improntato alla cautela – afferma il presidente Carlo Rienzi – Le vie dello shopping, i centri commerciali e gli outlet si sono riempiti ma le vendite sono decisamente in calo. Segno che i consumatori puntano ad acquisti mirati e prima di comprare preferiscono guardare le vetrine e farsi un’idea precisa delle offerte e dei prezzi”.