”Subito dopo le elezioni riprendo a fare teatro, la mia natura e’ quella li”’. Parola di Beppe Grillo, carpita a Udine lo scorso 16 dicembre mentre parla con alcuni attivisti a margine della sua visita per il firma-day.
Una frase che per tutto il giorno ha gettato scompiglio nel mondo del Movimento 5 Stelle e sulla rete. Persino Giovanni Favia, il consigliere regionale ‘ribelle’ dell’Emilia-Romagna, non ha resistito e ha rotto il silenzio di questi giorni, scelto dopo l’espulsione: ”Grillo esce di scena? Impensabile. La vera notizia sarebbe se dicesse che cede il logo a un soggetto collettivo e democratico”. A tacitare tutti ci ha pensato lo stesso Grillo con un tweet in tarda serata: ”Leggo che mi ritirero’, ma non e’ vero. Ci speravate eh? Mi ritirero’ solo quando tutti gli altri saranno andati via. Tutti!”. Caso apparentemente chiuso, dunque, anche se da tempo circola la voce di un periodo di riposo per il comico dopo il voto. Nel video, pubblicato nel giorno della Befana sul sito Byoblu e rilanciato dalle maggiori testate, Grillo parla a ruota libera di se stesso: ”Piu’ prudenza? Io non posso vivere nella paura, ho la mia personalita’. Sono un comediante, per una battuta mi faccio ammazzare, come tutti i comici”. E’ stata la politica a costringerlo a cambiare: ”Io faccio dell’ironia, del sarcasmo, uso il paradosso. E in politica non aspettano altro che il paradosso per rendertelo vero, hai capito? Allora io devo essere serio anche quando scrivo”. Poi, sul futuro del M5S, spiega: ”Io dico delle mie cose, non sono il lume del Movimento. Ho la mia personalita’, il M5S la sua. Quando parlo, non parlo sempre a nome del M5S. Sono cose che devi cercare di separare”.