NAPOLI – “Perché Saviano non ha mai offerto il suo aiuto, non ha mai avanzato un consiglio, non ha mai dato una idea o una proposta per contribuire allo sforzo di rendere Napoli più bella, più vivibile, più libera?”. Il sindaco di Napoli Luigi De Magistris risponde allo scrittore Roberto Saviano e, in un lungo post su Facebook in cui replica alle critiche, gli chiede anche questo.

“Oggi che si scaldano i motori della campagna elettorale, con le più inquietanti convergenze parallele, mi piacerebbe vedere la città non usata politicamente come testa d’ariete, almeno dai quanti vi hanno vissuto e dicono di amarla – dice il sindaco – Soprattutto me lo aspetto da un intellettuale che, come Saviano, ha gli strumenti critici e culturali per capire e per ‘sapere’, nel senso pasoliniano del termine”. In particolare, poi, sottolinea de Magistris, “non usiamo l’immondizia e la camorra, perché superiamo un confine di non ritorno che offende e ferisce i cittadini”. “Mi colpisce il passaggio critico sui rifiuti in merito ai quali Saviano profetizza: ‘a breve, Sindaco, lei lo sa, il problema tornera’ urgente come in passatò – sottolinea il sindaco di Napoli – Come riconosce lo stesso Saviano, dunque, abbiamo avuto il merito di essere riusciti a non cadere nell’emergenza per un anno e mezzo: non credo sia un dettaglio, credo sia una rivoluzione ambientale e un messaggio fortissimo di legalità. Eppure mi ferisce e preoccupa quel passaggio sul loro possibile e prossimo ritornare in strada durante la campagna elettorale: Saviano dimostra di sapere bene come il tema dei rifiuti possa essere agitato e brandito per finalità politiche, per mezzo della camorra, con conseguenze devastanti per la città, ma in modo poco responsabile non si spende ad ammonire chi dovrebbe”.

 

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