POMIGLIANO D’ARCO – “Ripensare la città, recuperare e riqualificare le periferie”. Un titolo che la dice tutta: uno sforzo progettuale che l’Amministrazione Comunale di Pomigliano d’Arco ha deciso di mettere in campo chiamando ognuno a fare la propria parte ed a contribuire positivamente ad una sfida interessante, intrigante, utile e positiva, in primo luogo per la stessa Città.
Ecco il pensiero della Cgil:”La Città di Pomigliano, come qualsiasi altra Città, è un vero e proprio organismo vivente: con una testa, un cuore, delle braccia operative, delle articolazioni, una linfa vitale, ecc. ecc.
Ognuna di queste è parte integrante dell’intero organismo. Come ognuna non può fare a meno delle altre, le altre non possono rinunciare e fare a meno alle funzioni di nessuna di esse.
Una Città vive di relazioni: tra persone, come tra luoghi.
Ogni volta che si è voluto creare un corpo separato si sono creati dei mostri: il tradimento di Scampia (il noto quartiere di Napoli) non è stato altro che questo. Alle originarie intenzioni degli ideatori di quel quartiere che nascevano dalla volontà urbanistica di far respirare e contaminare di sè culture, ceti sociali, laboriosità, saperi, interessi, ecc. alla fine il tutto è stato ridotto ad un ammasso informe senza cuore e senza anima. Senza identità, ma con tantissimo degrado.
Ovviamente non siamo di fronte alla stessa cosa. Non si tratta di pensare ad un nuovo quartiere, come fu in quel caso nella fase immediatamente post-terremoto.
Si tratta, invece, di immaginare e di realizzare una grande operazione di recupero e di valorizzazione dell’identità dei luoghi apparentemente più estremi della Città.
Per questi motivi la Cgil di Pomigliano trova la sfida del Sindaco Esposito e dell’intera Giunta di grande interesse.
Come far rivivere una relazione urbana, fisica, sociale, culturale ed economica tra Centro e Periferia e come restituire dignità, orgoglio e identità, pur in presenza di una grave crisi economica che ne limita fortemente la possibilità di realizzazione,non è impresa da poco. Tutt’altro.
La Cgil di Pomigliano ha qualche idea da offrire alla Città e da mettere in campo. Ritiene di doversi e di volersi confrontare con l’Amministrazione e con i cittadini, con i lavoratori, con i pensionati, con i giovani. Insomma con tutte le intelligenze della Città.Accogliamo positivamente la sfida e siamo pronti a fare la nostra parte. Con le nostre categorie, dalla Fillea alla Fiom, dallo Spi alla Filcams, dall’FLC alla FP, avanzeremo le nostre proposte in un insieme organico e funzionale.
Per questi motivi chiediamo al Sindaco di promuovere, al più presto, un tavolo di confronto per rendere strutturale il dibattito e proficua un’intuizione, sicuramente di grande interesse”.