”Vorrebbero che io mentissi, coprissi, ammorbidissi, ma io non lo faccio mai ai miei film” dice Quentin Tarantino in sala stampa ai Golden Globes, dopo la vittoria per miglior sceneggiatura per il controverso Django Unchained, la storia ambientata nel Sud degli Stati Uniti al tempo della schiavitu’ nella quale uno schiavo liberato (Jamie Foxx) si allea con un dentista cacciatore di taglie (Christoph Waltz) per liberare la moglie (Kerry Washington) dalla schiavitu’ di Calvin Candie (Leonardo di Caprio, nominato come miglior attore non protagonista, ma battuto dal suo collega nel film, Waltz).

Una pellicola sullo schiavismo girato secondo gli schemi del genere spaghetti western e’ stata considerata da molti una scelta audace e originale che solo Tarantino poteva fare: ”Mi e’ sempre piaciuto quel genere di film, il loro modo di raccontare le storie, il loro aspetto surreale, violento, nichilistico, e mi sono chiesto, come posso applicare quelle tecniche ad una storia americana, ed e’ cosi’ che mi e’ venuto in mente di ambientarla nel Sud degli Stati Uniti ai tempi dello schiavismo”. Tarantino era stato candidato anche come miglior regista ma la statuetta e’ andata a Ben Affleck, per Argo.

 

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