Una bravata o anche una azione intimidatoria per un istituto che porta il nome di una ragazza che e’ stata causa di una condanna in famiglia. Questa la lettura che la polizia a Napoli da’ dello sparo, nella notte tra domenica e lunedi’, contro la scuola intitolata ad “Annalisa Durante”, 14enne uccisa per errore in un un conflitto a fuoco tra clan nel marzo 2006.
Per quell’omicidio fu arrestato e condannato a 24 anni Salvatore Giuliano, nipote del boss Luigi Giuliano dell’omonima famiglia di Forcella. Agenti del commissariato Vicaria-Mercato, allertati dalla direttrice del 32esimo circolo didattico, insieme a quelli della Scientifica, hanno trovato il proiettile che si era fermato su una porta-finestra del terrazzo interno al secondo piano della scuola, e la traiettoria possibili li ha portati in una abitazione in via dei Carbonari dove abitano Antonio Giuliano, 24 anni, e la madre Carmela De Rosa, 48 anni, anche lei con precedenti, rispettivamente figlio e moglie di Luigi Giuliano, cugino del capoclan ora pentito. La perquisizione nella loro casa ha fatto si’ che lanciassero dalla finestra una busta contenente 299 bustine con 160 grammi di marijuana. Arrestati dunque per detenzione di stupefacenti, mentre L. G., minorenne, e’ stato denunciato.