NAPOLI. “Il segretario regionale del Pd Enzo Amendola rimprovera a Nitto Palma di essere l’avvocato difensore di Nicola Cosentino ed insinua che l’ex Guardasigilli sia il mandante delle rivelazioni giornalistiche sul processo che riguarda un noto esponente del Pd, candidato capolista al Senato che, a suo dire, avrebbe descritto, con chiarezza l’ascesa al potere di Cosentino.

Con la doppia morale che contraddistingue gli eredi del comunismo, Amendola minimizza le vicende giudiziarie dei propri candidati ed amplifica quelle di alcuni esponenti del Pdl”. Così l’on. Vincenzo D’Anna (eletto nelle file del Pdl), membro della commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati, replicando al segretario campano del partito Democratico. “Spieghi piuttosto, Amendola – incalza D’Anna – come mai a Milano non si rinvii il processo Ruby a carico di Silvio Berlusconi e viceversa, presso il tribunale di Santa Maria Capua Vetere, si rinvii a dopo le elezioni l’ultima udienza per l’emissione della sentenza nel processo che riguarda, appunto, proprio l’esponente del Pd cui allude il segretario dei Democratici”.

“I cittadini campani sapranno ben giudicare le vicende di tutti, anche di quelle che non sono gradite al signor Amendola e ai presunti protagonisti della lotta al crimine” conclude il parlamentare del centrodestra.

 

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