Benevento – La continua ascesa del tasso di disoccupazione giovanile, che ha toccato a novembre 2012 il 37,1%, notevolmente più alta della media dei Paesi Ocse, e l’alta percentuale nazionale di coloro che sono alla ricerca di un lavoro, non si può giustificare con il solo alibi: “c’è la crisi”.
La crisi è una delle cause, ma non l’unica. Le troppe aziende in difficoltà economica, come attestato dall’enorme numero di ore di cassa integrazione del 2012 e il non indifferente numero di cessazioni di attività, sono il segnale che il sistema produttivo italiano sta collassando sempre di più.
E’ urgente e indispensabile che la priorità di qualunque governo che verrà dopo Monti, metta in atto politiche mirate ad una crescita “strutturale” del Paese e alla creazione di nuovi posti di lavoro. C’è inoltre bisogno, in un Paese dove i consumi sono sempre di meno, di recuperare risorse da un’equa politica fiscale e dalla selettività della spesa pubblica, a partire dal ridimensionamento dei costi della politica. Insomma, il prossimo governo dovrà avviare un vero piano di rilancio dei consumi e di difesa del potere d’acquisto degli italiani, attraverso una modifica del regime fiscale.
Fioravante Bosco, leader della Uil sannita, tiene ad aggiungere: “L’Istat ci conferma – ed è una notizia positiva – che nel mese di novembre 2012 le imprese italiane sono state capaci di affrontare i mercati esteri, tanto è vero che le esportazioni dei nostri prodotti sono aumentate. Purtroppo, è sul mercato interno che le difficoltà sono destinate a permanere se non saranno intraprese politiche dei redditi e occupazionali che aiutino gli italiani ad avere maggiore liquidità in tasca, per esempio con un’equa riforma fiscale che restituisca a lavoratori dipendenti e pensionati quanto hanno perso dall’inizio della crisi”.