NAPOLI – “La situazione contrattuale della sanità privata in Campania è diventata insostenibile, ai limiti dell’assurdo. In moltissimi posti di lavoro approfittando della delicata fase di crisi, si tenta  di rinnegare il contratto nazionale e di abdicare agli impegni istituzionali di rispetto di tutti i contratti per ottenere l’accreditamento, dalla forniture dei servizi a quelli del lavoro”.

Così in una nota la Federazione Regionale della Funzione Pubblica Cgil Campania che aggiunge: “In alcuni casi, come a Caserta, si tenta di abolire completamente il contratto nazionale per definire, con il ricatto del posto di lavoro, accordi di prossimità; in molti centri di riabilitazione nella provincia di Napoli e Salerno si tenta di sostituire il contratto AIOP con contratti pirata, a dispregio della professionalità e dei diritti dei lavoratori, cercando di adottare ad esempio il protocollo ARIS- riabilitazione o UNEBA, AIAS, ASPAT.

 

Tutto questo in un contesto dove, nonostante la regolarizzazione trimestrale del flusso finanziario regionale alle aziende, non si pagano gli arretrati contrattuali 2006/2010, né l’una tantum, tantomeno i buoni pasto, né vengono fissate regole chiare per la verifica degli organici.

Veri colpevoli di tale disastro sono tutte le associazioni datoriali a partire dall’AIOP la più rappresentativa che continua a negare il confronto ed a strumentalizzare la vicenda contrattuale e salariale ai propri fini, ma anche la Regione Campania più volte resasi disponibile ad attivare tavoli di confronto triangolare su queste vicende ma senza mai attivarli davvero”. Da qui la decisone della Funzione Pubblica Cgil Campania che “per queste ragioni e contro tutte queste scelte scellerate nel corso di un attivo dei delegati tenutosi oggi a Napoli ha deciso di attivare un percorso di mobilitazione così articolato: Assemblee in tutti i luoghi di lavoro. Presidi presso la sede AIOP e Unione Industriali da giovedì 24 gennaio fino a sabato 9 febbraio. Quindi, una manifestazione martedì 5 febbraio pressola sede della Giunta Regione Campania per il rispetto degli accordi sottoscritti sulla sanità privata. Il tutto nel quadro – conclude il sindacato – delle iniziative già promosse dalla CGIL Campania contro le politiche della Regione Campania come la manifestazione indetta per il 9 febbraio a Napoli e lo sciopero generale regionale dell’8 marzo prossimo”.

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