SAN NICOLA LA STRADA – “Ci sentiamo in dovere di esprimere delle considerazioni su alcuni punti del capitolato (per la raccolta dei rifiuti), allegato alla delibera amministrativa nr.101/2012, che riguardano gli interessi e le aspettative più sentite da parte degli abitanti “attenti” di San Nicola”.
È quanto hanno espresso in una nota gli esponenti della Segreteria del Comitato cittadino denominato “San Nicola – Città Partecipata” che hanno così commentato l’approvazione del predetto Capitolato. “E veniamo al primo punto riguardante la ridistribuzione dei proventi derivanti dalla vendita dei prodotti della raccolta differenziata. Nel testo si citano solo i proventi dei rifiuti differenziati all’interno del Centro di Raccolta , adiacente al Cimitero, che saranno solo al 50% a beneficio dell’Amministrazione comunale (art. 39). Ma all’art. 2 dei servizi in appalto, capoverso O , leggiamo testualmente: “l’appalto comprende il trasporto dei rifiuti fino agli impianti di trattamento e smaltimento indicati dall’amministrazione comunale” , il che vuol dire che se il trasporto è compreso nei patti, nessun onere extra è dovuto alla ditta vincitrice se non quelli previsti dai costi e servizi (all. tabella A). Conseguentemente, e la posizione del Comitato Cittadino è ben precisa, i proventi della raccolta differenziata totale, ossia quella del Centro di Raccolta più quella porta a porta, debbono essere totalmente destinati ai cittadini, con la duplice finalità di riconoscere e premiare lo sforzo di collaborazione attiva degli stessi e di ridurre l’onere del servizio per le famiglie. Dal contratto, però, non si evince esplicitamente la reale posizione della Amministrazione. Su questo aspetto” – prosegue il comunicato – “che vorremmo sia chiarito nei termini in cui verrà applicato realmente. La seconda considerazione verte sul raffronto tra i costi e la qualità del servizio descritti nel capitolato con la situazione attuale. Il costo (allegato A –Tabella Costi del Servizio) messo a base di gara è inferiore a quello pagato annualmente alla ditta Impresud, per circa 30 mesi, di ben oltre 300.000 euro all’anno. Infatti, attualmente vengono corrisposti 3.120.000 euro (più ricavi dalla vendita dei rifiuti) per un servizio più limitato e con molte lacune (escrementi animali nelle strade, erbacce lungo i marciapiedi, fontane piene di detriti, ecc.) anche se si annoverano elogi alla ditta affidataria nelle varie ordinanze sindacali; ve ne riportiamo uno al riguardo: “L’espletamento del servizio è sempre stato svolto con puntuale soddisfazione da parte della Amministrazione comunale”. Il nuovo contratto, invece, prevede un servizio che, se rispettato, renderà San Nicola una città pulita, vivibile e più gradevole ad un costo più basso: intorno a 2.900.000 euro annuo, oltre ad un piccolo recupero parziale sui proventi della vendita dei rifiuti. Ed ecco la seconda domanda” – che il Comitato gira al Sindaco Pasquale Delli Paoli – “che ci poniamo ed alla quale vorremmo una risposta precisa: perché abbiamo sprecato oltre 700/800 mila euro in 30 mesi per avere un servizio scadente? Terzo punto. Controllo sulle modalità di applicazione del contratto. Il funzionamento ottimale del servizio dipenderà significativamente dalla capacità e volontà politica dell’Amministrazione di esercitare, realmente ed efficacemente, le azioni di controllo chiaramente previste nell’art. 41 del Capitolato. Chiediamo, pertanto, all’Amministrazione di impegnarsi su questo tema e di indicare quali e quante risorse degli uffici comunali intenda destinare al controllo sia sull’attività della ditta vincitrice e sia sul comportamento dei cittadini rispetto alla raccolta dei Rsu, ovviamente con le relative responsabilità. Un’ultima postilla. Nell’allegato relativo alla tabella riguardante il costo del servizio del personale (n. 40 operatori, indubbiamente ci fa anche piacere che vi siano più persone addette, in modo da ridurre la disoccupazione) si registra un ulteriore costo del Servizio superiore a 300.000 euro come da punto E dell’allegato A del capitolato di appalto della delibera, importo che non riusciamo a giustificare dal momento che il personale assunto in numero più che sufficiente, si presume, debba svolgere i compiti secondo la qualifica assegnata (spazzamento e lavatura strade, diserbo, pulizia caditoie, fornitura sacchetti ecc) e non altro che possa giustificare un costo aggiuntivo”. Anche su questi punti il Comitato attende chiarimenti dall’Amministrazione comunale.
Nunzio De Pinto