CASERTA – Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa del Dott. Franco Crisci Candidato alle elezioni IPASVI che denuncia brogli e chiede l’intervento della Procura. “I soliti noti colpiscono ancora: imbrogli alle elezioni per il rinnovo delle cariche statutarie del Collegio IPASVI di Caserta, si chiede un urgente intervento del Prefetto e delle Procura della Repubblica L’Albo provinciale degli infermieri e infermieri pediatrici della provincia di Caserta non trova pace. I suoi circa 6000 iscritti sono in forte tensione.

Dopo l’annullamento delle precedenti elezioni, avvenute circa un anno fa, per evidenti anomalie nell’invio delle convocazioni agli iscritti per la partecipazione all’elezione degli organismi statutari, oggi, si ripete un copione già visto. Questa volta i sospetti sono ancora più gravi e rasentano reati penali quali la sospetta manomissione dell’urna elettorale, la violazione di locali senza effrazioni, la manipolazione delle schede elettorali, l’alterazione dei risultati del voto democratico ecc… In sostanza, durante le operazioni di scrutinio iniziate il giorno 15 e proseguite, con la sola interruzione notturna, anche nei giorni successivi, si è chiaramente accertato in data 18 gennaio, sia da parte di molti presenti che della stessa presidente del seggio elettorale dott.ssa Concetta Galasso, che la quasi totalità delle schede scrutinate in quella mattinata riportava scritto quasi sempre lo stesso numero ristretto di candidati e per giunta, queste ultime schede, apparivano chiaramente compilate sempre con la stessa grafia. In alcuni casi si è notata anche la presenza di più grafie sulla stessa scheda. A questo punto il sottoscritto insieme ad altri presenti ha preteso l’immediata sospensione dei lavori di scrutinio e l’arrivo urgente delle forze dell’ordine per impedire che si concludesse lo spoglio e si procedesse, come indica disgraziatamente il regolamento elettorale, all’immediata distruzione delle schede e delle relative prove dei probabili imbrogli. Era apparso subito chiaro a tutti che alcuni candidati il giorno precedente avevano ricevuto bassissimi consensi, mentre, viceversa, il giorno dopo (il 18.01.2013) i loro consensi sono improvvisamente aumentati in modo esagerato rappresentando la quasi totalità delle schede scrutinate, a danno e discapito di altri candidati. Dopo aver segnalato alle forze dell’ordine l’accaduto la presidente Galasso su nostra ferma determinazione e in contrasto con altri che invece invocavano la conclusione dei lavori, ha proceduto a sospendere le operazioni di scrutinio per evidenti irregolarità facendo sigillare le urne e consegnandole ad un istituto di vigilanza. È apparso chiaro ai presenti anche la condotta equivoca della commissione elettorale che inizialmente non ricordava chi aveva aperto l’urna e chi avesse provveduto a visionarne la inviolabilità della stessa. Solo quando si è proceduto al verbale finale sono stati scritti, in nostra presenza, i verbali dei giorni precedenti che, viceversa, dovevano essere obbligatoriamente compilati e scritti ad ogni chiusura e riapertura dei lavori. Cosa che abbiamo contestato ma non allegato al verbale in quanto la commissione si è rifiutata di ritirare le note. Una serie infinita di inadempienze e irregolarità che lasciano intravvedere forti dubbi sull’intera regolarità delle operazioni elettorali nonostante la presidente Galasso abbia cercato di vigilare costantemente. Basti pesare che quando si attribuivano i voti ai singoli candidati la decisione doveva passare obbligatoriamente attraverso il vaglio di alcuni iscritti presenti che ne sancivano, a loro discrezione, l’assegnazione o meno. Il corpo professionale degli infermieri non può tollerare un simile comportamento, soprattutto quando in massa si sono recati al voto più di 1500 iscritti. Gli iscritti al Collegio non possono accettare imbrogli, condizionamenti e imposizioni da ignoti che hanno inquinato le operazioni di voto ed hanno impedito ancora una volta la crescita professionale di una intera categoria. I forti contrasti insorti all’interno della sede di scrutinio tra i diversi elettori e candidati presenti può nei prossimi giorni degenerare in fatti ancora più gravi se non si ristabilisce la legalità e la trasparenza attraverso un fermo, urgente e decisivo intervento del Prefetto e della Procura della Repubblica. Noi riteniamo che le operazioni di voto siano ormai falsificate e, nel pieno rispetto degli elettori e della loro reale volontà, queste ultime devono essere immediatamente annullate e, conseguentemente, accertate le responsabilità e irregolarità perpetrate”.

 

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