Il gelo che ha investito mezza Europa non risparmia l’Italia, con temperature in picchiata, neve al nord e piogge su tutta la penisola. A Milano ha cominciato a nevicare nel pomeriggio ed è previsto un’intensificarsi delle precipitazioni: attesi tra i 5 e gli 8 centimetri.
Il Comune e gli organi competenti hanno fatto scattare il piano-neve e 180 camion sono pronti a entrare in azione per le operazioni di salatura ed eventuale lamatura al fine di evitare l’accumulo della neve. Inoltre, è già programmato che i mezzi siano attivi tutta la notte per garantire l’agibilità delle strade. Neve anche in Piemonte, Liguria, in Emilia Romagna tra Parma e Piacenza. Al Centro ha ripreso a nevicare anche in alcune zone appenniniche, come nel comprensorio montano intorno a Fiuggi, in Lazio. Nelle Marche si registra un ferito a causa della gelata di venerdì notte: la strada ghiacciata ha provocato un incidente lungo una strada provinciale nella zona di Pesaro Urbino, dove un uomo è stato investito da un’auto, che ha sbandato e lo ha travolto, ferendolo gravemente. E anche il secondo dei due escursionisti dispersi da giovedì nel comprensorio di Monte Pratello a Rivisondoli, in Abruzzo, è stato trovato morto dopo che ieri era stato rinvenuto il suo compagno. Al sud, basse temperature, specie in Calabria, stretta nella morsa del gelo: in Sila, dove ha smesso di nevicare, si sono registrati -6 gradi nel corso della notte e -4,5 alle ore 12. Anche a quote più basse le temperature registrate in mattinata non crescono di molto: 5 gradi a Cosenza e 2,4 a Catanzaro. Domani, il quadro dovrebbe cambiare e le precipitazioni nevose – in base alle previsioni – dovrebbero lasciare spazio alla pioggia, con un sensibili innalzamento delle temperature. Ma si annunciano fenomeni intensi e il Dipartimento della Protezione civile ha diffuso un’allerta meteo annunciando temporali e rovesci su Toscana, Lazio, Umbria, Abruzzo e Molise, in estensione al Friuli Venezia Giulia. I fenomeni, che potranno essere accompagnati da vento forte e attività elettrica, interesseranno anche Sardegna e Sicilia. Con l’aumento delle temperature, sale anche il rischio di valanghe, che in alto Adige e sulla Dolomiti salirà da 3 a 4. Al momento non si registrano particolari problemi alla circolazione stradale e ferroviaria. Ben diversa la situazioni in Gran Bretagna e in Francia, che hanno risentito molto più pesantemente dell’ondata di gelo artico ha investito l’Europa centrale. Da due giorni dall’aeroporto londinese di Heathrow si decolla a singhiozzo: oggi sono stati cancellati cento voli, dopo che già ieri ne erano saltati centinaia. La direzione dell’aviazione civile francese ha chiesto alle compagnie aeree di ridurre del 40% il numero di voli programmati per domani sugli scali parigini di Orly e Roissy-Charles de Gaulle, su cui sono attese nuove forti nevicate. E nel Paese si contano 5 morti a causa di incidenti verificatisi nella notte. Ripercussioni anche sulla linea ferroviaria che unisce Inghilterra e Francia con il tunnel sotto la manica: l’Eurostar Canale ha registrato “ritardi” mentre in Irlanda del Nord circa 900 abitazioni restano ancora senza elettricità. La pioggia e i venti molto forti che si abbattuti sul Portogallo hanno causato un morto e due feriti, creando disagi anche nei trasporti stradali e ferroviari e nella distribuzione dell’energia elettrica.