“Ho parlato con i dirigenti di Casale che si sono scusati per quanto è accaduto. Per noi non é successo niente e nessuno ha sentito niente, a parte il ragazzo di Casale”: è quanto ha detto all’ANSA il patron della Pro Patria Pietro Vavassori, commentando il presunto insulto razzista che un suo giovane della Berretti avrebbe rivolto a un giocare di colore di Casale.
“Siamo pronti a tutelare la nostra immagine in ogni sede – prosegue Vavassori – I casi di razzismo sono altri. Se fossimo razzisti non avremmo ragazzi di colore in tutte le nostre squadre giovanili”. Il direttore generale e responsabile del settore giovanile Raffaele Ferrara spiega di aver parlato con il ragazzo accusato di aver rivolto l’insulto razzista e con tutti i dirigenti della Pro Patria presenti ieri “e nessuno ha sentito niente. Per questo non ci siamo scusati con il ragazzo di Casale, non mi sembra giusto. Per prima cosa io devo tutelare il nostro giocatore che è anche lui un ragazzo e poi al momento non c’é nulla di cui scusarci”. La Pro Patria esce indenne dal campo del Rimini, pareggiando in Lega Pro 1-1 con rigore di Serafini a 3′ dal termine ma il suo tecnico, l’ex giocatore Aldo Firicano glissa sulla domanda principale, legata ai recenti episodi di razzismo che hanno visto al centro dell’attenzione la sua società. Il tecnico, marcato stretto da due suoi dirigenti, a una precisa domanda ha risposto: “Di razzismo oggi non parliamo, verrà indetta a breve una conferenza stampa dalla societa”. In curva, al seguito della squadra, un gruppetto di una decina di tifosi bustocchi che per tutto l’incontro hanno tifato per la loro squadra, senza esporre alcun striscione. “Il razzismo è senza dubbio una questione importante, ma non possiamo farci giustizia da soli: esistono delle regole e vanno rispettate”. Antonio Sorano, direttore generale del Casale critica la decisione dello staff tecnico della formazione Beretti di ritirare la squadra, impegnata in una partita con i pari età della Pro Patria, per presunti insulti razzisti subiti da un suo giocatore. “La squadra – dice – non andava ritirata. Valuteremo eventuali decisioni contro chi ha preso questa decisione”.