CASERTA – ”Il mio nome non e’ neppure arrivato al tavolo in cui si decidevano le liste perche’ penso di essere rimasto vittima di un veto del commissario regionale in Campania, il senatore Nitto Palma, che ha improntato la propria attivita’ ad un appiattimento sulla figura dell’onorevole Cosentino. E’ chiaro che c’e’ stata una pulizia etnica nei confronti di coloro che provengono da An, mi sembra innegabile”.

Lo ha detto a Radio Radicale Mario Landolfi. ”Noi non abbiamo seguito Fini perche’ abbiamo convintamente aderito al progetto del Pdl, ne abbiamo inteso il valore strategico, pensavamo e pensiamo che un grande contenitore cosi’ inteso ci avvicinasse alle grandi famiglie europee e quindi ritenevamo questa strada degna di essere proseguita fino alle sue logiche conseguenze”, aggiunge Landolfi. “Oggi ci troviamo di fronte ad una mutazione genetica del Pdl che mette dentro liste a casaccio, siamo nella parte finale di un percorso e che rischia di essere confusa e poco propizia per l’avvenire. Si puo’ anche perdere una campagna elettorale, gestire la sconfitta e preparare la riscossa, nessuno costringe ad inventarsi una disfatta. Penso che con il modo con cui si stanno facendo le liste in tutta Italia si stia trascurando il territorio”, conclude Landolfi.

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