Una telenovela infinita. Con infiniti colpi di teatro. Sul caso Cosentino il Pdl sembra più un manicomio che un partito. Nelle ultime ore infatti stanno avvenendo cose da pazzi. Dopo aver ricevuto, in mattinata, il via libera alla candidatura (finanche Berlusconi ha inghiottito il rospo), è arrivato il secco “no” di Angelino Alfano.
Il segretario nazionale ha posto un aut aut: “Se lui è in lista io non mi candido”. Oltre 72 ore di discussione, con brevi pause solo per mangiare un boccone o per qualche ora di sonno (non certo tranquillo), non sono ancora servite a trovare un’intesa. E per come si sono messe le cose, si profila uno strappo traumatico. E per certi versi comico (tragico per i pidiellini). Cosentino non si è arreso neanche di fronte al veto di Alfano.
Da quanto si apprende avrebbe “sequestrato” la documentazione per presentazione le liste in Campania. E al momento sarebbe irreperibile, facendo sapere che o è candidato oppure salta tutto. Subito è scattata la contromossa di Alfano, che da segretario nazionale dovrà apporre il suo suggello sotto tutte le liste.
Angelino ha allertato il suo entourage per correre ai ripari. E in questi minuti è stata rimessa in moto la macchina burocratico-organizzativa per raccogliere la sottoscrizione (con firma autenticata davanti al notaio) dei candidati alle liste Pdl per Camera e Senato in Campania. Alcuni candidati hanno già firmato. Altro lo stanno facendo proprio adesso. Dovrà riaccettare la candidatura anche chi già l’aveva sottoscritta davanti al notaio. E’ scatta una vera e propria caccia ai candidati.
Una corsa contro il tempo. Le liste dovranno essere presentate entro le 20 di oggi. Si corre il serio rischio che il Pdl non sia presente alle politiche in Campania. Alfano ha vinto il braccio di ferro con Cosentino. E al momento, ribadiamo al momento, l’unica certezza è che l’ex sottosegretario non sarà candidato. Che manicomio.
Mario De Michele