Ha sparato verso l’abitazione e l’auto di un amico. L’uomo, un 40enne italiano gia’ noto alle forze dell’ordine, e’ stato arrestato dagli agenti del commissariato di Anzio, diretto da Fabrizio Mancini, per detenzione illegale di arma comune da sparo e relativo munizionamento.

Alle 2 di stanotte i poliziotti del commissariato hanno ricevuto dalla sala operativa della Questura una segnalazione di esplosione di colpi d’arma da fuoco in un quartiere di Anzio. Quando gli agenti sono arrivati sul posto hanno ascoltato i due testimoni, un uomo ed una donna, conviventi, che hanno raccontato che qualche minuto prima un loro conoscente, dopo aver sparato sulla loro abitazione e sulla loro autovettura con una pistola, si era allontanato dileguandosi. Sul muro del palazzo e sull’autovettura sono infatti stati riscontrati i fori procurati dai colpi esplosi. Risaliti all’identita’ dell’uomo, in passato sottoposto alla misura della sorveglianza speciale e ora libero vigilato, gli investigatori sono andati immediatamente presso la sua abitazione anche per ricercare l’arma utilizzata. Durante la perquisizione, alla presenza dell’uomo, all’esterno dell’abitazione in corrispondenza della porta-finestra della cucina, in un terreno adiacente alla linea ferroviaria, i poliziotti hanno trovato un involucro di cellophane sigillato con del nastro nero contenente una maglietta in cui era avvolta una pistola a tamburo calibro 10,4. Nelle vicinanze sono poi stati ritrovati anche 5 bossoli esplosi, calibro 38 special, e 3 calibro 9, nonche’ una cartuccia inesplosa. In un mobile della cucina e’ stata rinvenuta una bomboletta di lubrificante utilizzato per la pulizia delle armi. Gli agenti allora hanno in parte ricostruito la vicenda. I due ”amici”, dopo aver trascorso parte del pomeriggio e della serata insieme, erano andati nell’abitazione dell’arrestato, dove quest’ultimo inizialmente si era offerto di ospitare l’amico. Piu’ tardi pero’, per motivi ancora non chiari, l’uomo era stato ”cacciato” dall’abitazione dall’amico. Durante il tragitto verso casa della convivente l’amico cacciato ha raccontato di aver ricevuto da parte dell’altro numerose telefonate e messaggi di minaccia. Piu’ tardi quest’ultimo si e’ presentato sotto casa sparando con la pistola poi sequestrata dai poliziotti.

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