Sono questi i due punti fermi ribaditi dai candidati Udc che oggi si sono presentati ai propri elettori. I cinque candidati, Gennaro Santamaria, Bruno Casamassa e Margherita Giordano alla Camera nelle liste Udc, e Lucio Rubano e Arturo Mongillo al Senato nella lista Monti, promettono il massimo impegno per instillare nuovamente passione nei cittadini. La convinzione è quella di ottenere un buon risultato.
“Siamo coscienti dell’allontanamento della gente dalla politica grazie anche alla attuale legge elettorale, che ha creato una ulteriore disaffezione negli elettori – afferma Santamaria, segretario provinciale -, ma è da qui che deve partire il vero rinnovamento”. Lavoro, legalità, agricoltura e interventi a favore delle imprese per risollevare un Sannio da tempo in ginocchio. Una provincia in grande difficoltà vistasi inoltre “decapitata” di alcuni candidati eccellenti quali Izzo, Pepe, Viespoli e Mastella. “Il rinnovamento è possibile anche con l’aiuto dell’esperienza”, conclude Santamaria. Un attestato di solidarietà agli esclusi. I centristi hanno una certezza: inserirsi in un contesto più forte alla luce di un bipolarismo fallito.
Bisogna seguire il treno Monti lungo i binari della serietà e del rigore; far capire a chi ascolta “quanto le cure del Governo tecnico, anche se dolorose, abbiano portato l’Italia fuori dal baratro”. “Monti si è trovato a gestire un paese alla deriva e il 90% delle cose sono state fatte bene. Rimangono delle correzioni da apportare al suo operato perché bisogna essere sinceri nell’affermare anche questo: trovare le imperfezioni. Guai appiattirsi su un’unica posizione “, sono le parole di Casamassa. La gente, ora più che mai, ha bisogno di risposte serie e “i fondamentalisti di centro” promettono impegno e proposte al fine di non relegare il Sannio in un angolo buio.
