CASERTA – Terremoto nella Fiom Campana. E’ stato arresto, con l’accusa di estorsione, il sindacalista Angelo Spena. Secondo l’accusa l’esponente casertano, che vanta incarichi dirigenziali a livello regionale, è responsabile di un tentativo di estorsione ai danni della Mano Marine di Bagnoli.
L’operazione è stata eseguita dalla polizia di Napoli. Spena è stato ristretto agli arresti domiciliari come disposto dal Gip del Tribunale di Santa Maria Capua vetere.
Spina avrebbe preteso e intascato una tangente di circa 20 mila euro da un imprenditore in difficoltà per favorire l’ammissione dei lavoratori della sua azienda alla cassa integrazione. Le indagini, condotte dal pm Gerardina Cozzolino, sono partite dopo la denuncia di un imprenditore, titolare della Manò Marine, azienda del settore nautico con sede a Bagnoli (Napoli) fallita il 24 ottobre del 2012.
Le segreterie Cgil e Fiom di Caserta, e le segreterie Cgil e Fiom della Campania, hanno sospeso da tutti gli incarichi, in via cautelativa, Angelo Spena, il funzionario della Fiom di Caserta, finito agli arresti domiciliari con l’accusa di estorsione continuata ai danni di un imprenditore. Lo rende noto il sindacato attraverso una nota. Nell’esprimere piena fiducia nell’operato della Magistratura, il sindacato chiede che “si faccia piena luce al più presto sull’intera vicenda”.