MONTEFREDANE. Intorno alle ore 02:00 di questa notte, nel corso di un regolare servizio di perlustrazione notturna, i militari della Stazione Carabinieri di Montefredane (AV) si sono imbattuti in una scena assolutamente singolare.
Nonostante il loro interesse operativo fosse chiaramente rivolto a prevenire e reprimere la triste piaga dei furti in abitazione, nel transitare nella frazione Arcella, i fanali dell’auto di servizio hanno illuminato la figura di un anziano uomo che, con abbigliamento assolutamente leggero e privo di qualunque copertura contro il freddo di una notte d’inverno, stava girovagando senza meta e a piedi nei pressi della strada provinciale.
I carabinieri si sono subito fermati vicino all’uomo, per capire il motivo della sua presenza in quel luogo, a quell’ora e in quel modo. Purtroppo però, i militari dell’Arma si sono trovati davanti una persona priva di documenti d’identità personale e incapace di riferire le proprie generalità, perché in evidente stato confusionale. Accolto all’interno dell’autovettura di servizio, l’anziano uomo è stato subito riscaldato con una delle giacche a vento indossate dai militari e rifocillato con quel poco che vi era a bordo del veicolo. Poi, nonostante l’uomo non riuscisse proprio a fornire alcun elemento utile alla sua identificazione, il più anziano dei due carabinieri di pattuglia, da molti anni in servizio presso la Stazione di Montefredane e perciò profondo conoscitore del territorio e della popolazione, è riuscito a capire che l’uomo che avevano dinanzi era un anziano del luogo, di quasi 80 anni e affetto dal morbo di Alzheimer.
Avuta la certezza che si trattasse di quell’uomo, i carabinieri si sono subito messi in marcia, riaccompagnandolo presso la sua abitazione e riaffidandolo alle cure dei familiari. Gli stessi, quando i carabinieri hanno suonato il campanello, si sono dovuti avvedere con enorme meraviglia della fuga dell’anziano parente, avvenuta nel cuore della notte e mentre tutti loro stavano già chiaramente dormendo.