NAPOLI – Sono stati revocati gli arresti domiciliari a Massimo Marchionne, uno degli indagati nell’ inchiesta sull’estrema destra napoletana. Lo ha deciso il gip Francesco Cananzi che ha accolto la richiesta del difensore, avvocato Sergio Rastrelli.
Nei confronti di Marchionne il giudice ha applicato l’obbligo di firma davanti alla polizia giudiziaria. Restano immutate le posizioni di tutti gli altri indagati – in carcere, ai domiciliari o con divieto di dimora – diversi dei quali accusati di associazione per delinquere, per i quali il gip Cananzi ha respinto le richiesta di revoca o di attenuazione delle misure cautelari.