Difficile a credersi, ma un banale malinteso stava per costare a Zdenek Zeman la panchina della Roma. E’ lo stesso tecnico boemo, alla viglia dell’impegno col Cagliari, a spiegare che le dichiarazioni rilasciate prima della trasferta di Bologna in cui accusava societa’ e squadra non erano altro che un modo per ”richiamare piu’ attenzione, piu’ concentrazione su quello che si deve fare per andare avanti”.

Per porre rimedio al corto circuito di Trigoria, pero’, sono stati necessari tre giorni e un confronto tra allenatore e dirigenti. ”Penso che tutto sia successo da un disguido – la chiave di lettura di Zeman all’intera vicenda – La societa’ ha pensato che mi volessi tirare indietro, ma ho spiegato che i motivi erano diversi e ci siamo capiti. Io anzi mi voglio tirare avanti, voglio restare alla Roma per altri 5 anni anche se e’ logico che me lo devo meritare”. ”Si e’ creato un caos per un giorno ma spero sia finito e che ora si pensi a fare al meglio quello che si deve fare. Sono contento che possiamo continuare insieme, abbiamo lo stesso pensiero e io sono sempre a disposizione della societa’ – aggiunge il boemo, escludendo di aver preso in considerazione l’idea di lasciare la Capitale – Dimissioni? Non ci penso proprio, ho detto prima che voglio stare 5 anni. Mi sento l’allenatore della Roma al 100%”. Gia’ domani contro il Cagliari, pero’, si capira’ se dopo il faccia a faccia con la societa’ Zeman restera’ fedele al suo modo di fare l’allenatore. ”Io mi sento sempre lo stesso, ho motivazioni e voglia di andare avanti al meglio. Speriamo di riuscire a trascinare anche tutti gli altri – confessa – Non ho parlato coi giocatori di quello che e’ successo in questi giorni, anche perche’ le mie parole di sabato penso servissero per migliorare. Quello che chiedo e’ massimo impegno da parte di tutti, massima collaborazione. Se la nostra situazione non e’ delle migliori vuol dire che dobbiamo migliorare classifica, comportamenti e atteggiamenti. Se non siamo primi un motivo ci sara’…”. ”Magari uno si poteva aspettare qualcosa di piu’ da qualcuno, ma come rosa sono convinto che la Roma puo’ fare un buon campionato – ribadisceZeman – Non siamo contenti ne’ io, ne’ i giocatori, ne’ la societa’ della posizione che stiamo occupando e ci dobbiamo tirare fuori”. Provando a ricucire alcuni rapporti con giocatori come De Rossi (convocato per domani), tra gli elementi che meno hanno legato col boemo, il quale pero’ respinge la definizione coniata da Sabatini: ”Non ci sono rapporti cancerogeni con nessuno, semmai c’erano in passato. Quando? Un po’ di anni fa. Io non ho problemi nel raccontare la verita’, ho problemi a raccontare bugie e cerco di farlo il meno possibile”. Di certo, cresce l’attesa anche per sapere chi tra Stekelenburg e Goicoechea difendera’ la porta della Roma contro il Cagliari. Zeman assicura che comunque la scelta sara’ esclusivamente farina del suo sacco: ”Io sono stato sempre libero e lo saro’ sempre, la societa’ mi ha dato sempre la possibilita’ di fare delle scelte senza mai intromettersi. Non l’ha fatto prima, non vedo perche’ dovrebbe farlo ora”. Forse perche’ un’eventuale ko col Cagliari farebbe precipitare nuovamente la situazione. ”Ma io spero che domani le cose vadano bene, non penso mai al peggio – conclude il boemo – La squadra non sta male, mi aspetto una buona prestazione”.

 

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