Beni per 2,5 milioni di euro sequestrati e 16 persone, tutte cinesi, indagate per associazione per delinquere di tipo mafioso, sfruttamento della prostituzione e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. E’ il bilancio dell’operazione ‘Vento d’Oriente’ condotta negli ultimi quattro mesi dalla polizia locale di Brescia, in collaborazione con la guardia di finanza e sotto il coordinamento del procuratore aggiunto Sandro Raimondi.

L’indagine ha smantellato una complessa organizzazione a carattere familiare che gestiva l’attivita’ di prostituzione all’interno di diversi centri massaggi di Brescia. Otto quelli chiusi e sequestrati. Le giovani cinesi che vi lavoravano erano costrette a firmare contratti non ufficiali in cinese, impegnandosi a non lavorare all’esterno con i clienti e in altri centri massaggi non appartenenti alla ‘famiglia’. L’operazione ha portato al sequestro di oltre 300 mila euro in contanti; gioielli e orologi di valore per circa 135 mila euro, auto di grossa cilindrata; conti correnti e depositi in varie banche per circa 200 mila euro e diversi immobili per oltre un milione e mezzo di euro di valore.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui