PIEDIMONTE M. – Senza stipendio da nove mesi per la mancata erogazione dei fondi agli ambiti dei servizi sociali. Ieri gli operatori Osa dell’ambito intercomunale C6 hanno “occupato” gli uffici del coordinamento zonale di Piedimonte Matese ,comune capofila dei servizi –interventi sociali ricadenti in quindici comuni dell’area matesina che in questi mesi , nonostante il mancato pagamento delle spettanze retributive non sono venuti meno al loro apporto di assistenza riabilitativa per le tante famiglie inserite nei programmi attivati dall’ambito territoriale
. Una trentina di operatrici in servizio nei comuni dell’ambito C6 (quindici comuni dopo la separazione disposta tre anni fa e la creazione dell’ambito con capofila Pietramelara ) si sono prima riunite nei corridoi del comune e poi sono state ricevute dal sindaco di Piedimonte Matese, Vincenzo Cappello, il quale già in passato aveva investito anche il prefetto, già a luglio, in ordine alla perdurante questione delle spettanze non pagate che nel frattempo sono arrivate a ben nove mensilità( sono operatrici o operatori che hanno dovuto aprire partita iva, che anticipano spese per i spostamenti e hanno dovuto pagare gli oneri fiscali nonostante il mancato incasso degli stipendi). Una situazione drammatica quell’intero personale della legge “328”(la normativa quadro in campo nazionale in tema di interventi sociali), anche di quello amministrativo a causa del mancato accreditamento dei fondi relativi al saldo 2010 ed addirittura alla mancata copertura per l’anno in corso( in estate, a metà luglio, una comunicazione degli uffici regionale inviata al sindaco faceva riferimento alla necessità di una variazione di bilancio per trovare le risorse necessarie all’attivazione dell’impegno di spesa a copertura degli ambiti di gestione dei servizi). Ieri dunque la sottoscrizione del documento degli addetti 328 che è stato portato all’attenzione del sindaco del comune capofila. “ Siamo allo stremo: come si può continuare in questa situazione. Intere famiglie sono in grande difficoltà ed è lodevole che abbiano continuato a lavorare nonostante i mancati pagamenti. Ma è la regione che deve intervenire e subito senza più indugi” conclude il sindaco Cappello . L’amministrazione per sopperire in minima parte, nei limiti delle proprie casse comunali,a questo disagio delle famiglie, ha deciso di anticipare una mensilità arretrata.
Michele Martuscelli