NAPOLI – Da oggi è operativo: l’insediamento del Comitato scientifico per la registrazione oncologica segna l’avvio dei lavori che porteranno a un registro per tutto il territorio campano. Nominato con un decreto commissariale del presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro, in qualità di commissario ad acta per la Sanità, il Comitato è composto da esponenti della comunità scientifica che lavorano in questo campo.
Il comitato, affiancato da un altro Cominato regionale di attuazione – di cui fanno parte i sette direttori generali delle Asl e il direttore generale dell’Istituto di ricerca Pascale, Antonio Pedicini – ha il compito di effettuare studi che legheranno la mortalità per cancro con la residenza e valuteranno le criticità ambientali. Il lavoro che sarà portato avanti va di pari passo con quello che svolgerà il Gruppo di lavoro Salute-Ambiente a cui spetta il compito di valutare l’impatto ambientale sulla salute, in alcune zone specifiche del territorio regionale, tenendo conto anche del traffico di rifiuti tossici che per anni ha interessato quelle stesse zone. “Credo che sia un errore – ha detto Caldoro – sia da una parte anticipare troppo i dati sia dall’altro far finta di nulla e dire che non ci sono rapporti diretti tra situazioni di emergenza ambientale, bonifiche di alcune aree aggredite, dicendo che tra le cose non esiste una correlazione diretta”. Per Caldoro, “nessuna delle due cose vale di per sé, da sola, ma valgono una insieme all’altra”. “Vanno studiate – ha sottolineato – e questo è il compito del comitato avviato oggi in termini organici”. “La Campania ha elementi di forza – ha precisato Caldoro – Ci sono dipartimenti specifici in ogni Asl. Era necessaria una struttura regionale, cosa che abbiamo attivato con il registro dei tumori”. Ciò sui cui ancora occorre investire è la cultura della prevenzione. Il Consiglio regionale della Campania aveva approvato una legge per l’istituzione del registro, verso la quale, però, il Governo aveva “sollevato delle osservazioni”, legate, come ha spiegato Caldoro, alla parte relativa all’impegno economico perché la Campania, essendo soggetta a Piano di rientro, non avrebbe potuto prevedere impegni di spesa. “Piuttosto che rifare da capo una legge regionale – ha concluso – ho emanato un decreto commissariale che ha tenuto conto di quelle indicazioni”.