MELITO – “E’ il primo passo per il rilancio di una città, illusa da un sindaco che ha dimostrato di essere assolutamente inadeguato a ricoprire l’incarico conferitogli dalla cittadinanza”. Così il consigliere regionale del Popolo della Libertà, Mafalda Amente, commenta la sfiducia al sindaco di Melito Venanzio Carpentieri, concretizzatasi nella mattinata di lunedì 4 febbraio.
“Nella mia città c’è bisogno di un cambiamento serio e non fittizio come quello mostrato sinora dall’ormai ex fascia tricolore – ha proseguito Amente – Melito è una città ricca di giovani professionisti che troppo spesso vengono dimenticati dalla politica. Per poter avviare una nuova fase c’è bisogno in un coinvolgimento della società civile e dei giovani, soltanto così potremmo guardare con fiducia al futuro. Bisogna tracciare le linee guida sin da subito e per fare ciò è indispensabile la partecipazione della classe diligente che, di concerto con la parte, sana della politica ridarà quella dignità ormai persa ad una città che oggi risulta abbandonata a se stessa, come dimostrano le condizioni delle principali arterie viarie”. “Conquistare la fiducia della gente in questo momento è più difficile che mai – ha concluso l’esponente di spicco del Pdl – Il popolo di Melito è letteralmente nauseato. Avevano, purtroppo, riposto fiducia in un sindaco giovane soltanto dal punto di vista anagrafico. Dispiace doverlo far notare, ma i venti mesi di amministrazione Carpentieri hanno dimostrato quanto più volte da noi detto in campagna elettorale nel 2011. L’ex fascia tricolore ha dimostrato di essere un vecchio della politica. Ciò che fa più male è che a credere nel progetto politico del centrodestra erano stati tanti giovani, una categoria che nel programma elettorale di Carpentieri veniva inserita ai primi posti per poi ritrovarsi fuori da qualsiasi azione amministrativa”.