CASERTA – “Sul caso Pomigliano nei giorni scorsi il Governo non solo non è intervenuto, ma l’attuale presidente del Consiglio è andato a Melfi fare il comizio d’apertura della sua campagna elettorale con Marchionne, quindi mi pare che abbia fatto una scelta precisa.

Siamo di fronte alla violazione dei nostri principi costituzionali e penso non sia più accettabile il silenzio del Governo e delle forze politiche su quanto sta avvenendo e soprattutto sul significato che questo ha”. Così il leader della Fiom, Maurizio Landini. Landini ha risposto ai cronisti al termine di un’assemblea tenuta nello stabilimento Indesit di Teverola (Caserta). “Non sono in discussione solo 19 posti di lavoro, ma ben 2000 a Pomigliano. In Italia in discussione è anche se resta o no una struttura industriale capace di costruire auto, camion e autobus, invece c’è il rischio di un depotenziamento, per questo credo che il governo debba intervenire non solo per garantire i diritti e la dignità di chi lavori; c’è la necessità di un intervento anche pubblico per difendere il sistema industriale italiano. Credo poi che un amministratore delegato non può limitarsi a dire che ci si deve fidare di lui e che tra 4 anni vedremo che cosa succede; tre anni fa ci è stato raccontato che si sarebbero fatte 1 milione e 400mila auto, che si sarebbe dato lavoro a tutti, poi ci è stato spiegato che è stato un errore. Noi non possiamo accettare tra 4 anni di raccogliere le macerie, bisogna intervenire subito”, ha concluso.

 

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