TEVEROLA – “Ai lavoratori dell’Indesit di Teverola abbiamo proposto di non accettare il peggioramento delle condizioni di lavoro conseguenti all’accordo per il nuovo contratto collettivo dei metalmeccanici che la Fiom non ha firmato (il 5 dicembre scorso, ndr) e di aprire anche qui una vertenza per fare un accordo che garantisca i diritti acquisiti, penso al pagamento dei primi tre giorni di malattia, alla contrattazione degli orari e alla non derogabilità dei minimi del contratto”.

E’ quanto ha dichiarato il leader della Fiom Maurizio Landini al termine dell’assemblea tenuta a Teverola in risposta alla domanda sulle prospettive del gruppo industriale e in particolare dello stabilimento casertano. “L’intenzione della Fiom – ha spiegato – è impedire sia il ridimensionamento che la chiusura di tutti gli stabilimenti Indesit ma c’é bisogno che la stessa azienda sia disponibile a mantenere i diritti e le forme contrattuali che in questi anni sono stati realizzati”. “Il nuovo contratto collettivo – ha proseguito – si inserisce in un contesto in cui in molti casi le imprese tentano di sfruttare la crisi che c’é per peggiorare le condizioni di lavoro; in questo senso noi ribadiamo, in particolare per un gruppo importante a livello nazionale e internazionale come l’Indesit, l’assoluta necessità di avere delle politiche di investimento e organizzative che diano una prospettiva e indichino anche una via d’uscita dalla crisi”.

 

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