Una donna 73enne di Salerno ha ritrovato qualche mese fa, presso la vecchia casa dei genitori, il certificato di debito pubblico del Regno d’Italia del valore nominale di 16.300 lire intestato alla madre. Il titolo, ora, tra interessi legali, rivalutazione e capitalizzazione, per quasi un secolo di giacenza presso le casse pubbliche, vale oltre 2 milioni di euro.
Lo comunica il legale della donna informando che la stessa ha aderito alla class action contro Banca d’Italia e ministero delle Finanze per la riscossione dei libretti bancari e titoli di credito ‘antichi’. L’udienza e’ fissata per il prossimo 21 dicembre davanti al Tribunale Civile di Roma.