Al sesto tentativo, quarto in campionato, la Roma è riuscita a vincere la prima partita della stagione, battendo 1-0 il Parma in trasferta. E Luis Enrique, allenatore spagnolo ieri sera all’esordio in Italia con i tre punti, può essere soddisfatto.
Anche perchè la sua squadra, ad eccezione della parte finalissima della partita, ha fornito una prestazione complessivamente in netto progresso rispetto a quella di giovedì scorso contro il Siena. «Sì, sono soddisfatto per la vittoria contro una squadra difficile. Sono molto contento per i ragazzi, per i tifosi che sono venuti qui a Parma e per la mia famiglia. E poi per il gioco espresso dalla mia squadra. Sono contento per tutto, stavolta. Giocare bene al calcio e fare gol è l’obiettivo di ogni allenatore: noi stavolta ci siamo riusciti. E sono contento della prestazione durante tutta la partita, anche se nel primo tempo non siamo stati bravi come nella ripresa», il suo attacco. «Fino all’altro giorno la Roma era stata definita una squadra patetica, ma abbiamo dimostrato che siamo fatti in un’altra maniera. E ricordatevi che i giocatori non sono macchine… Fin quando io vedrò che i miei ragazzi hanno fame, hanno voglia di lottare e di imporsi sull’avversario io sarò sereno, tranquillo. Noi lavoriamo tanto e questi tre punti sono il premio per l’impegno che ci hanno messo tutti i ragazzi. Nel finale poteva essere gestito meglio, ma la squadra ha così tanta voglia di vincere che ha paura di perdere la partita e allora si è un po’ disunita. È stata una settimana difficile, abbiamo avuto tre impegni e per questo sono molto felice per i miei ragazzi», le parole dello spagnolo che, dopo il fischio finale di Orsato, è stato festeggiato a lungo prima da Andreazzoli, poi da Tancredi e quindi da tutti i componenti del suo staff.