No alla soluzione Di Risio: l’assemblea dei lavoratori Irisbus di Valle Ufita, in provincia di Avellino, all’unanimita’ e su proposta di tutte le sigle sindacali, ha respinto nuovamente l’ipotesi che a subentrare alla Fiat sia il gruppo imprenditoriale molisano che fa capo a Massimo Di Risio. L’assemblea ha rilanciato la richiesta alla presidenza del Consiglio di avocare a se’ la vertenza convocando urgentemente Fiat, i vertici sindacali nazionali e la conferenza Stato-Regioni per definire il finanziamento del piano nazionale dei trasporti, ”unica soluzione – si legge nel documento approvato dall’assemblea- per mantenere in vita l’unico sito produttivo italiano per la costruzione di autobus”.

Nell’incontro svoltosi mercoledi’ a Roma presso il Mse, i vertici della Iveco avevano confermato la decisione di dismettere lo stabilimento irpino, concedendo pero’ tempo fino al prossimo 31 dicembre se i lavoratori avessero accettato il piano industriale del DR Group che prevede la riconversione dell’Irisbus per produrre citycar e veicoli commerciali su meccanica Fiat. I lavoratori sono critici nei confronti del governo, che ”ha continutao a convocarci al Mise evitando di parlare della risoluzione politica della vertenza” ma anche nei confronti dei ”ritardi” sulla vertenza da parte dei vertici sindacali nazionali ai quali chiedono oggi di proclamare uno sciopero nazionale del gruppo Fiat e uno sciopero generale della provincia di Avellino. Nel pomeriggio, una nuova assemblea e’ stata convocata con i responsabili nazionali del settore metalmeccanico dei sindacati

 

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