Sale la tensione a Gaza all’indomani delle accese manifestazioni avvenute in Cisgiordania per la morte di un attivista di al-Fatah in una cella israeliana. Un razzo e’ stato sparato oggi dalla Striscia verso la vicina citta’ israeliana di Ashqelon, dove e’ esploso senza provocare vittime.

La paternita’ dell’attacco e’ stata subito rivendicata da Gaza da una milizia legata al-Fatah (i Martiri di al-Aqsa) che ha spiegato di aver voluto punire Israele per la morte del detenuto Arafat Jaradat, che militava nello stesso movimento. Radio Gerusalemme ha precisato che si e’ trattato di un razzo Grad M75 potenziato, con una gittata di 40-50 chilometri. E’ stato il primo lancio di razzi dalla Striscia da dicembre. Secondo l’Anp la sua morte e’ dovuta a sevizie da parte dei servizi segreti, ma Israele nega recisamente. Ieri l’emissario delle Nazioni Unite Robert Serry ha affermato che si rende adesso necessaria una inchiesta indipendente per far luce sull’episodio. Intanto in Cisgiordania resta elevata la tensione anche perche’ ieri – nelle manifestazioni che hanno seguito i funerali di Jaradat – un adolescente palestinese e’ stato ferito in modo grave dal fuoco di militari israeliani. Prosegue inoltre lo sciopero della fame ad oltranza intrapreso mesi fa da quattro palestinesi reclusi in Israele: tre di questi, in condizioni mediche preoccupanti, sono stati ricoverati in ospedale.

 

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